© Fotografia di Adriano Failli

Claudio Mezzina – Inediti

Claudio Mezzina (Terlizzi il 31/10/1998), molfettese d’origine (BA), trapiantato e residente a Bisceglie (BT). Dottore in Lettere Moderne con tesi di laurea in Filologia Romanza, studente di Filologia Moderna all’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, collaboratore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, pagina culturale.

 

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Assoluzione

 

Fui per deflagrazione e pianto.
Supplichevole orbo al sipario
di Dio, non seppi oltre.
Sparsi cumuli di voci,
aspidi di bruma,
confusi fanali di fosforo,
proterve polene lancinanti mi
domandarono.

Ritorto nel palmo, scalfito dalla
tormenta di ruggine,
tenni alto il bavero e
scorsi la stoffa dimenticare.

S’era fatto nulla.
Ancora vitrei,
mascherammo un ghigno disteso.
Ad un tempo ti amai
e non ebbi che cieli.

 

*

 

Sono appena le cinque

Sono appena le cinque: un’euforia
lubrica di altri paraggi
a palpebre mozze.
L’imperscrutabilità dell’approdo.
Si procede su scalini assenti.
Sorge una ragnatela che
ponteggia le due vite di un corpo e

si prega il dio più povero.
Con un alibi di ferro
si è giocato anche la Storia:
“un paio di guerre
mondiali, qualche continente e
otto miliardi di inganni”.

 

*

 

In quinta

“Chi è di scena?”
Nessuno.
Sono tutti già per strada.
Sul display trovi il vissuto
d’ognessuno,
l’anima è in frantumi
e il gobbo è sempre in ritardo.

 

 

© Fotografia di Adriano Failli