Carlo Di Legge, nato a Salerno, dopo il contributo al volume La polifonia estetica (Milano, 1996) ha pubblicato i saggi filosofici Il signore delle due vie (Salerno, 1999) ed Eros e paradosso (Napoli, 2007); la seconda edizione di Eros e paradosso (Napoli, 2014) e il nuovo saggio Ontologia. Elenchi della terra e una specie di oceano (Napoli, 2014). La rivista “Secondo Tempo” (Marcus Edizioni) ospita suoi scritti brevi di filosofia. Di poesia, la plaquette Momenti d’amore (Angri, 2002) e i libri Il candore e il vento (Napoli, 2008) e Multiverso (Alessandria, 2018); la maggior parte delle poesie fino al 2018 sono su www.orientexpress.na.it; sempre on web, sue poesie sono state pubblicate sui siti di Levania, Atelier, Frequenze Poetiche, Transiti poetici, Poetarum Silva e Versante Ripido. Sull’esperienza del tango ha pubblicato il libro, a carattere letterario-epistolare, Sentire il tango argentino (Napoli, 2011).
Carlo Di Legge – Inediti
La quinta stagione
Di te non so quasi niente
e mi sembra di sapere molto.
Sono già passati anni e siamo lontani,
quando esco alla piazzetta degli ippocastani
è autunno.
Sei come una foglia verde, salda sul suo gambo,
sei il torrente che guizza tra alte rocce,
sei la quinta stagione, che penetra in ogni altra.
Ogni cosa ha il suo tempo,
bacio i tuoi capelli distanti,
il tempo dice adesso.
*
Nel caso migliore
Sto tutto il giorno a guardare,
chino a raccogliere parole
come antiche ossa.
Così domando.
Il tempo è come mare,
le cose, sembra le cancelli, a volte
restituisce
di quelle vite mute e senza sangue
un riflusso un’eco.
Ognuno trova risposte.
Nel migliore dei casi non mi somigliano
né rassicurano.