
Andrea Bianchetti (1984) è poeta e drammaturgo. Collabora con la rivista di letteratura e critica Cenobio. Ha pubblicato Sparami amore di cera (Lugano, Alla Chiara Fonte, 2007) e Estreme visioni di bianco (ibid., 2012) oltre a una serie di testi per riviste ed antologie. Del 2013 è il testo Carneficine (Locarno, ANAedizioni) adattato e messo in scena da Ledwina Costantini per OperaretablO e incluso nella rosa degli spettacoli preselezionati per il premio del 1° Incontro svizzero dei teatri – 2014. Lo spettacolo -dopo una premiere al Teatro Sociale di Bellinzona nell'Ottobre 2013 - ha poi vissuto una una intensa tournée. Il lungo testo qui proposto è un poemetto per più quadri.
Janet Frame (Dunedin 1924–2004), è stata una tra le più importanti scrittrici neozelandesi, candidata per due volte al Premio Nobel per la letteratura.Nel 1990 esce nelle sale il film “Un angelo alla mia tavola”, per la regia di Jane Campion, tratto dall’omonimo libro della Frame. La pellicola ha ricevuto il Leone d’argento alla 47ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Oltre a Un angelo alla mia tavola, sono stati pubblicati in italiano i romanzi Gridano i gufi, Volti nell’acqua e Verso un’altra estate.
Candidata due volte al premio Nobel, l’ultima nel 2003, la scrittrice neozelandese Janet Frame è soprattutto nota per il film di Jane Campion Un angelo alla mia tavola tratto dalla biografia omonima. Nata in una famiglia indigente riesce a diplomarsi come insegnante ma è successivamente bollata come non “normale” e non idonea all’insegnamento. Diagnosticata schizofrenica, viene internata per otto anni in manicomio dove è sottoposta a 200 elettro-shock e minacciata di lobotomia. A darle forza e libertà sarà la scrittura ed i riconoscimenti che il mondo letterario inizia a tributarle arrivando ad essere tradotta in tutto il mondo. Non così per le sue poesie, amatissime ma raramente tradotte. Parleranno le tempeste è la prima antologia a vedere la luce in lingua italiana e unisce i due libri che l’autrice ha pubblicato di cui uno – su imposizione dell’autrice – apparso dopo la sua morte. Poesia come testamento di vita, di ironia e dolore, di immaginazione, empatia e saggezza.

Marko Poga?ar è nato nel 1984 a Spalato. Poeta prolifico, pluripremiato, che ha al proprio attivo già numerosi libri, non solo di versi ma anche di racconti e saggistica, è redattore delle riviste Zarez e Quorum, nonché presso la casa editrice V.B.Z. Tradotto in una ventina di lingue, tra i numerosi titoli da lui pubblicati si ricordano le raccolte di poesia: Pijavice nad Santa Cruzom / Trombe marine su Santa Cruz (Zagabria, 2006), Poslanice obi?nim ljudima / Lettere alle persone comuni (Zagabria, 2007), Predmeti / Oggetti, (Zagabria, 2009), Crna pokrajina / Regione nera (Zagabria, 2013).
Tom Petsinis (1953) è poeta, prosatore e drammaturgo. E' nato in Macedonia -parte greca- ma all'età di sei anni si trasferisce con la famiglia in Australia. Se l'inglese diverrà lingua primaria, greco e slavo-macedone resteranno parlate in casa mantenendo la nazione d'origine un punto di riferimento e di forte influenza. Successivamente acquisirà quella che egli chiama "la quarta lingua", il linguaggio della matematica, materia chetutt'ora insegna alla Victoria University of Technology di Melbourne. Numeros e le raccolte di versi e racconti pubblicate come i premi conferiti alla sua produzione letteraria che è consultabile al suo sito personale, qui. E' ospite di festival in tutto il mondo. I testi qui presentati sono una selezione di quelli presentati e letti dall'autore durante l'edizione 2014 del Festival Pordenonelegge.
Giovanni Previdi è nato a Carpi nel 1977. Vive a Bologna dove lavora in una libreria del centro. Per la collana Compagnia extra di Quodlibet ha partecipato alle riscritture delle Novelle stralunate dopo Boccaccio (2012) e ha pubblicato Due fettine di salame, poesie (2013).