Antonio Lanza, nato a Paternò (CT) nel 1981, vive a Biancavilla. Alcune sue poesie sono apparse online su l’EstroVerso e CarteggiLetterari. A novembre di quest’anno, una selezione di dieci testi tratti dall’inedita Suite Etnapolis è confluita nel primo Quadernetto di poesia contemporanea pubblicato da Algra editore.
da Suite Etnapolis
(inediti)
*
La pallina punta dritto alla buca,
ai megafoni lo annuncia la solita
innocente voce di donna, udibile
per duecentosettantamila metri
quadri e oltre, fin nel cuore dei pilastri,
l’eco che sforza tessuti e cemento.
I rotoli cassa s’irrigidiscono
come muscoli di atleti che aspettano
lo sparo, slumacate le vetrine
dalla spinta dei desideri,
non ancora pronto all’interno
il racconto perfetto delle merci.
In camice giallo tre silenziose
finito il turno delle cinque
conservano premute all’ombra
il capogiro di un mattino ubriaco,
memoria di un caffè lasciato al tavolo
ad annerire, maniglie violate.
Motta vertiginosa, Piano Tavola attraversata
da nausea di autobus,
dura mammella Paternò dura fossa,
geometrica Belpasso e martoglio
sul rovescio – coro di sorelle
città, e al centro tu, Etnapolis separata,
presso cui subito si venne a patti.
La pallina centra in pieno la buca:
vi precipita come dentro un pozzo
il corpo di un uomo che non finisce
mai di cadere, di spalle, di pancia,
perso il senso stesso della caduta,
dell’alto, del basso, la direzione,
con guizzanti fantasmi di speroni
di roccia o finale salvezza di acqua,
ma senza che soggiunga il tonfo, senza
che a interromperla intervenga il respiro
dolce della fine. La voce chiama
a sé l’attenzione, un’unica volta:
il Centro apre.
*
Poi ci si ingrotta.
Nei parcheggi sotterranei
sfila il vuoto
dei posti auto e si rapprende
il disagio del silenzio.
In galleria ci si aggira
aspettandosi di dover
sviare tra scatoloni, scarti
di verdure, sventrati sacchetti
di plastica, odorumi di ogni sorta,
o di essere all’improvviso
assordati dalle voci sfinite
di un mercato di quartiere: ma
dell’intrico di vite di ieri
rimane la seriale
pulizia delle silenziose
in camice giallo
*
Chiaro e sorridente si apre l’allegro
carnevale di volti, chiaro
perché cola dai lucernari umana
una luce dietro cui Etnapolis per ora
un passo indietro si ritrae a
trattenere fiato e incantamenti,
e lascia che i padri con sincero
trasporto bacino sui carrelli
le figlie, che al guinzaglio annusandosi
abbaiandosi ritraendosi
due cani allarghino intorno una pozza
divertita di attenzione, che muscoli
e scollature e manipoli
di stranieri malvestiti e polpacci
e scapole tatuate o scoppi
di euforia scatenino
rette e diagonali di sguardi
da allontanarti (come, non volendo,
vuoi, perché, come non dici,
tu lo meriti) da te stesso.
(N.d.R.: Etnapolis è un Centro Commerciale in provincia di Catania, un immane monolite di vetro e acciaio il cui motto recita: “Etnapolis, la città del tempo ritrovato”)
Antonio Lanza, nato a Paternò (CT) nel 1981, vive a Biancavilla. Alcune sue poesie sono apparse online su l’EstroVerso e CarteggiLetterari. A novembre di quest’anno, una selezione di dieci testi tratti dall’inedita Suite Etnapolis è confluita nel primo Quadernetto di poesia contemporanea pubblicato da Algra editore.
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