Alberto Bertoni è nato a Modena nel 1955. Insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Bologna. Tra le sue pubblicazioni saggistiche: La poesia contemporanea (il Mulino 2012), Poesia italiana dal Novecento a oggi (Marietti 2019), Una questione finale. Poesia e pensiero da Auschwitz (Book Editore 2020). Per Einaudi ha pubblicato L’isola dei topi (2021). Come poeta in proprio ha pubblicato diverse raccolte confluite poi nel volume Poesie 1980-2014 (Aragno 2018).
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Metamorfosi
Una delle prime cose che farò
quando tutt’e due saremo alberi
sarà dimenticarti
ma senza whisky e senza psicoanalisi
No, saprò dimenticarti
donando le foglie piú casuali,
ribelli, irregolari
alle schiere di passeri sui rami
e – vedrai – saprò dimenticarti
come ho già dimenticato
gli immani soffi atlantici
le diastoli e le sistoli del mare
che si tende o si apre
di sei ore in sei ore
cosí che ogni giorno quattro volte
avanza e si ritira
Io e te con le facce come
cortecce di rughe,
buchi da sembrare tane
e radici del buio piú profonde
io e te saremo entrambi bravi
a dirci come siamo stati
portatori nel complesso sani
d’abbandoni e resistenze
E cosí, rimanendo tali e quali,
fruste di salici, ali
potremo all’infinito ricordarci
*
Vecchi giochi
Dalle cose, ho divorziato
Le compro, mi cadono, ne rompo
l’involucro e via
nel cassonetto
oppure le sposto e le trasloco
di senso e di ruolo
come un vecchio gioco,
cosí mi sento l’uomo
piú adatto a conquistare
l’assoluto non essere che sono
Ma come sanno vendicarsi, loro!
Un inciampo improvviso del tono
le scioglie nel piú roco
sprofondo della voce,
pretende che le cose
conversino al mio posto
dall’angolo di mondo piú remoto
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Topi a Salonicco
Non so perché in francese
topo e sorriso quasi coincidono
souris, sourire
Ci penso non appena fisso
da uno squarcio l’abisso
dei lavori in corso a Salonicco
e i colori poverissimi del volto
che citta e dintorni nascondono
Lí i topi dormono
padroni assoluti di quel mondo
e presto anche del nostro
dove ogni giorno si muovono
e poi sorridono occupando
ognuno il proprio posto
guardie manovali esploratori
forse scienziati e spesso buoni padri
Mi piace immaginarli
nel vibrare sciolto
di ogni muscolo del corpo
circospetto ma pronto
al piú rapido scatto
faccia a faccia
prima o dopo
il nostro ego scosso
e loro
Alberto Bertoni – L’isola dei topi, (Anteprima editoriale)
copyright: © 2021 Giulio Einaudi editore s.p.a.