Alba Gnazi è nata nel 1974. Vive nella provincia di Roma, dove esercita la professione di insegnante. Ha pubblicato nel 2015 la sua prima raccolta poetica (Luccicanze, Cicorivolta editore); nel gennaio del 2018 è uscita la silloge Verdemare(Cronologia inversa di un andare), edita da La Vita Felice. Cura, con la poetessa Patrizia Sardisco, il blog letterario Un Posto di vacanza. Alba Gnazi
Tre inediti
Tu dormi
Tu dormi, e io ti ascolto sopire farfalle e silenzio
in tepori di sangue
Io fossile e calco, conca che s’annuda
supponendo l’alto fiato che tutti ci soccorse
e in me ti sospirò, uterica landa
cui m’accosto in noviziato d’esperienza – ancora e ancora madre,
dipingendoti gli occhi d’alveari di gioia, la bocca
minuta rifrazione di lune sommerse,
un chiamarti con le mani
presaghe di papaveri e soli pieni, da ovunque ti stringo
cuore di padre, pelle di madre.
*
Nello specchio
da sempre guardo nello specchio
quel che c’è dietro allo specchio, quello
che di nascosto c’è
fra le cose e la mia ombra
prolungata, ditate d’occidente.
E il rosa, tu immaginata pelle
come aria su monti
che ti mostrerò domani
passando lato specchio, guardandomi
la schiena i capelli l’est
dei miei fianchi in battaglia
con iridi nuovissime che di nulla
di ogni cosa si stupiscono,
e poserò le mani sul vetro
da te a me
ridendo.
*
Uno spillo di fiore
nel palmo uno spillo di fiore
ruga di scorso mattino
trapassa non visto,
buca a metà una lacrima,
un piccolissimo sospiro.
Fotografia di proprietà dell’autrice.