Franco Signoracci (Vimercate 1964) ha pubblicato i libri per ragazzi L’incredibile storia del cavalier Ottone Ottonieri, (Einaudi 1995), Il segreto di Grun e Le macchine fantastiche di Bubus (Paoline 2005 e 2006), e il saggio dantesco Beatrice e le altre (San Paolo, 2021); ha curato numerose antologie, versionari e letterature latine (SEI, Rizzoli, Bruno Mondadori). Nell’agosto del 2022, con Indagini inutili, ha vinto il premio Scerbanenco-Lignano per il racconto giallo-noir. Piano terra, con la postfazione di Giampiero Neri, è in uscita a settembre 2022 per la collana Quai de Boompjes di peQuod ed è la sua prima raccolta organica di poesia.
* * *
* * *
Polvere
Cos’è la polvere?
Che cosa sono quei batuffoli
grigi e leggeri
che si inseguono sul parquet
quando si lasciano
finestre spalancate
in giro per la casa?
Gatti di polvere
li chiamano:
stanno nascosti sotto i mobili,
il cassone del letto,
ma un giorno di vento sbucano fuori
e corrono felici
e si sentono liberi
e vivi per un attimo.
Finché la scopa
di tutti
li spazza.
Noi siamo polvere
assetata d’eternità.
*
Illuminazione
(La chimica del risotto)
Sia pure un po’ acciaccato,
si rilassava cucinando
tra gli allegri sbuffi del brodo.
Frattanto ascoltava sua figlia
che in cucina ripeteva l’esame
di analisi dei medicinali.
Nomi astrusi ed evocativi
di alambicchi e colorate provette
precipitavano nella pentola
giù dalla tavola periodica
a tostarsi insieme ai chicchi di riso.
Ma quando sentì nominare
l’esacianoferrato di potassio
si accorse con sorpresa
che si trattava di uno splendido
endecasillabo a maiore!
Fu allora che credette di intuire
perché si dice che ogni cosa è chimica:
come pensare che tutto è poesia.
O tutto è grazia.
E soddisfatto
tagliò il burro per mantecare.
*
Risata
Si passeggiava al bordo dello stagno,
si parlava dei massimi sistemi,
a risolvere l’arduo
problema della vita e della morte,
quando improvvisa ci destò
la risata sarcastica delle anatre.