Luigi Palazzo è avvocato, autore di contributi giuridici su riviste di settore, impegnato in progetti culturali e sociali, ha firmato testi e regie teatrali. “Non raccontarmi il cielo” (Manni, 2019) è la sua prima raccolta poetica. Alcuni inediti sono apparsi su blog letterari.
Luigi Palazzo
Inediti
*
Ai posti in cui ogni pomeriggio
quattro pensionati degradano l’Altissimo
invocando un tre di briscola
dei ragazzini in età da scooter
che simulano i crismi degli adulti
ticchettando sugli smartphone
raccolgono il testimone
ed alternano matonne e santi
a morsi ad un panino smezzato.
Fuori
il mondo assume le sembianze
di un piccolo paese
come uno qualsiasi
che ha perso lo scudo
della fantasia e la culla
del sempre.
*
Le rose di Tatiana
sono cornice al ricordo
di un impeto d’assurdo.
Dal cespuglio del giardino dietro casa
ogni petalo è sospiro
d’una vita
che il tempo allontana
e ogni spina
è agguato dell’ignoto.
Lamento silenzioso
per un domani chiuso all’infinito,
gocce d’eterna quiete
nel frastuono,
preghiere senza attesa.
Le rose di Tatiana
su una mensola giallastra
prendono aria e fumo
e luce da una piccola finestra
e da un lumino.
*
Dopo il temporale
la quiete gocciola
dalle grondaie
e sul tuo viso
si confonde
una goccia
d’inesorabile.
Fotografia di proprietà dell’autore.