Marco Simonelli
tre inediti
Ove quest’alma ognor s’intrica
Torquato Tasso
Dove spesso l’imbroglio s’ingarbuglia.
Laddove si confonde e sbaglia e sbanda.
Dove la bocca tremola e farfuglia
fermandosi in un punto di domanda.
Nel torsolo. Nell’anima. Nel cuore.
Nell’intimo. Nel nero più nascosto.
Nell’organo che pulsa irregolare
in ogni dove eppure in nessun posto.
*
E di segrete stille
rugiadose si fan le tue pupille
Vincenzo Monti
Ciò che celi nel fondo dello sguardo
è umido, violento e trasparente.
Rispondi con colpevole ritardo:
“Davvero, non importa. Non fa niente”.
Trattieni, frena, blocca, non lasciare
che sgorghino copiose sul tuo viso.
Imparerai persino a simulare
con la tua bocca un debole sorriso.
*
E la mesta armonia che lo governa
Ugo Foscolo
Con i denti ingialliti sul sorriso
e la forfora a scaglie fra i capelli.
Un po’ di barba sfatta lungo il viso.
Unghie smangiate fino ai polpastrelli.
Lasciarsi andare, sì, a brano a brano.
Sgretolarsi arrancando con affanno.
Ripetendo con ritmo quotidiano
che prima o poi le cose cambieranno.
Fotografia di proprietà dell’autore.