Alessandro Brusa (Imola 1972) vive a Bologna. Poeta, scrittore e traduttore dall’inglese ha esordito con il romanzo Il cobra e la Farfalla (Pendragon 2004). Esordisce in poesia con La Raccolta del Sale (Perrone 2013) cui fa seguito In Tagli Ripidi (nel corpo che abitiamo in punta) (Perrone 2017). È stato promotore di un progetto sulla scena poetica bolognese che ha porato alla pubblicazione di Centrale di Transito (ceci n’est pas une anthologie) (Perrone 2016). Suoi testi sono presenti in numerose antologie e pubblicato su riviste sia in Italia, sia in Spagna, Francia, Belgio e Stati Uniti. Fa parte del comitato organizzatore del festival letterario Bologna In Lettere.
Alessandro Brusa
Inediti
Per Maurizio Brusa
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Ora lo posso dire il sollievo quell’inconfessato
respiro
sei morto sei annegato
ora sei libero di conoscere tuo ?glio
(a volte per amare dobbiamo strapparci vento).
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È il mio compleanno
e come al solito non mi chiamerai
l’hai fatto una sola volta, per errore
parlando d’altro
la differenza questa volta è che
non passerò la giornata in attesa
c’è che è come se nulla fosse cambiato.
*
Non sono mai riuscito a dire
mio padre è un alcolizzato
perché dicevi
di non bere più perchè sapevo
che non era vero
ora che di te si può parlare solo al passato
conservi ancora quel distintivo
, quel segno di vita
: mio padre è un alcolizzato
parlare di te al presente ora è tenerti in vita.
Fotografia di Dino Ignani.