Laura Pugno
da I diecimila giorni
(in uscita per la collana Zoom di Feltrinelli)
1997
la qualità refrattaria del sonno, la mente incappiata
alle cose: gli archivi – le dieci
direzioni, la riga degli argini: vedi
…………………………….che è ghiaia sgualcita,
brughiera opaca del presbite-al mondo: e cosa
messa fra le cose, a posto:
così ripete i gesti dell’ubbidienza
…………………………………– a sé, al senso del tatto;
grumi del broca?
……………………………….– e allora è di questa materia,
……………………..detta
ripetuta – qui si incista,
si raggruma tutto, si farà
completamente cosa ferma
Laura Pugno è nata a Roma nel 1970. Poetessa e romanziera, è tra i curatori della collana “I domani” dell’editore Aragno. Dopo la raccolta di racconti Sleepwalking (Sironi 2002), ha esordito nel romanzo con Sirene (Einaudi 2007) e proseguito con Antartide e Quando verrai per Minimum Fax (2009 e 2011), La caccia (Ponte alle Grazie 2012) e La ragazza selvaggia (Marsilio 2016). In poesia ha pubblicato Il colore oro (Le Lettere 2007), La mente paesaggio (Perrone 2010), Nácar (Huerga y Fierro, in italiano e spagnolo, Madrid 2016) e Bianco (Nottetempo 2016). Suoi testi sono in diverse antologie, tra cui Nuovi poeti italiani 6 (Einaudi 2012, a cura di Giovanna Rosadini). Ha vinto il Premio Dedalus, il premio Frignano per la Narrativa e il Libro del Mare. Dirige l’Istituto italiano di Cultura di Madrid. Il testo riprodotto è estratto dalla raccolta I diiecimila passi , edita nella collana Zoom di Feltrinelli e di imminente uscita. Laura Pugno è nella cinquina finalista del premio Campiello
Fotografia gentilmente concessa dalle edizioni Feltrinelli
La redazione ringrazia le edizioni Feltrinelli per l’autorizzazione a riprodurre il testo.