Claudia Di Palma — Inediti

 

Claudia Di Palma, nata a Maglie nel 1985, vive e lavora a Lecce. Nel 2016 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Altissima miseria (Musicaos Editore), ricevendo diversi premi e riconoscimenti (Vincitrice del Premio Nazionale di Poesia “Luciana Notari” nella sezione “Opera prima”, Finalista Premio Gradiva-New York, Finalista Premio Internazionale di Letteratura “Città di Como”). Nel 2021 ha pubblicato la raccolta di poesie Atti di nascita (Minerva Edizioni). È presente nell’antologia poetica Il corpo, l’eros (Giuliano Ladolfi Editore, 2018), nell’Almanacco di poesia italiana Secolo Donna 2019 (Macabor Editore), nell’Antologia della nuovissima poesia pugliese I cieli della preistoria (Marco Saya Edizioni, 2022) e in diverse riviste, tra cui “Atelier”, “Gradiva”, “Le Voci della Luna”. Le sue poesie sono state tradotte in inglese e in francese. Fa parte della piattaforma europea di poesia “Versopolis” e della redazione del lit-blog “Poeti Oggi”. Nel 2024 ha vinto il Premio Genova-Valéry.

 

 

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E se non ci fosse nessuna lingua madre
e questa lingua che parlo fosse una babysitter
che si attarda oltre l’orario di lavoro
per non lasciarmi sola?

 

 

 

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La lingua finisce
quando esaurisce tutti i suoi
tentativi di fuga.
La lingua si dona come uno spreco
e poi si perde
nel buio più nero
in prossimità dell’ugola.

 

No, non è vero
non finisce.
Guarda come declina nel silenzio
e sogna oltre le parole
il frutto proibito.

 

 

 

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Non verrà nessuno a reclamarci figli,
saremo noi a rivendicare una genealogia.
E ancora una volta impareremo le sillabe
che non compongono il mondo,
queste frecce scagliate.

 

 

 

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© Fotografia di Valeriano Milo.