Marco Simonelli
da Il pianto dell’aragosta
(inedito – di prossima pubblicazione per le Edizioni d’If)
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Asdrubale
Avresti fritto pure una ciabatta:
sarebbe stata asciutta
croccante calda e friabile
come i tuoi fiori di zucca.
Le tue mani significano cibo
le osservo attentamente quando posso
sono piccole, vecchie, farcite dalle rughe
mentre mescolano il manzo macinato
con l’aglio col formaggio e il pangrattato
e aggiungono un ciuffo di prezzemolo tritato.
Asdrubale passava al pianerottolo
gatto vecchio, lentissimo ed obeso:
un occhio cavo perso in una lotta
e un tumore in vista alla mascella.
Non sempre ci riusciva, quella bestia
a scendere le scale e farla nel cortile.
Un giorno lo trovarono nel prato
sembrava addormentato, poverino
aveva terminato l’agonia tutto da solo
non voleva lo sentissero nel rantolo;
la morte per i gatti è un fatto personale
se ne voleva andare senza disturbare.
Gli preparasti apposta una polpetta
friggendola con spugna naturale.
Lui ti leccò le dita, forse a ringraziarti
di quel boccone buono, offerta dell’addio.
Faresti lo stesso con me
se al suo posto ci fossi io.
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Marco Simonelli è nato nel 1979 a Firenze, dove vive. Ha pubblicato Sesto Sebastian (Faloppio, Lietocolle, 2004), Palinsesti (Arezzo, Zona, 2007), Will (Napoli, d’if, 2009), Firenze Mare (in Poesia Italiana. Undicesimo quaderno, Milano, Marcos y Marcos, 2012). http://www.marcosimonelli.net/
Foto di Gianluca Vassallo