
Ha partecipato e partecipa a numerosi festival di poesia e prosa in Italia e all’estero, tra cui: Letterature Festival Internazionale di Roma, Romapoesia, Poesia a Roma: 10 autrici e 10 autrici, letture-conversazioni a cura di Valerio Magrelli al Teatro Argentina, Festival Eñe a Madrid, Festival di poesia di Granada, Festival di poesia di Bratislava, Scrittori in città a Cuneo, Settembre dei poeti/Cabudanne de sos poetas a Seneghe, Isola delle Storie a Gavoi, FirenzePoesia, Absolute Poetry Festival a Monfalcone, Shanghai International Literary Festival, Caprienigma, Giornata Mondiale della Poesia a Zagabria, Festival International de Littérature di Montreal, Pordenonelegge, "Récital Poétique" alla Bibliothèque Nationale d'Algérie, IV Festival de Poesia d'Oliva (Valencia), Casa della Poesia di Milano, Leggendo Metropolitano a Cagliari, Sola Poesia – Longiano Condotta Poetica, Quantestorie a Macerata, Macchine della Poesia - Altre Voci a Castell'Arquato, Women Fiction’s Festival a Matera, Parcopoesia e molti altri.
Enrico Barbieri è nato a Pavia il 19 gennaio del '76. Ha studiato alla Scuola Paolo Grassi di Milano, lavorando per anni in teatro e come educatore teatrale a Pavia. Dai 14 anni in poi si dichiara "un amante dei libri tanto da rimanere in braghe di tela pur di possedere le pubblicazioni che mi interessavano". Attualmente vive tra Milano e Pavia.

Traduzione a cura di Mario Caramitti
Il tracollo del tempo, la patria come caos:
Lettura a cura di Paola Ferretti
Un autore russo tra i più apprezzati in patria e in Occidente – dove tuttora risiede, dopo essere emigrato nel 1975 - arriva in traduzione in Italia con un romanzo “fantastorico” che, dato alle stampe nel 1985, si legge oggi come un classico del postmodernismo: Palisandrija. Di Saša Sokolov, classe 1943, era già stato tradotto in anni recenti La scuola degli sciocchi, un'opera che risale all'anno dell'emigrazione. Se in quel primo romanzo non si aveva un vero intreccio, ma “un reticolato di intrecci convergenti e divergenti” - come scrive in altra sede Mario Caramitti, traduttore e curatore del volume uscito nel marzo 2019 presso l'editore romano Atmosphere Libri - qui le storie si sfilacciano in infilate di vignette, sovraffollate di un ingorgo di personaggi-fantocci tra cui spiccano per rilievo e colore i protagonisti della politica sovietica, dalla Rivoluzione fino ai primi anni '80 del secolo scorso.

Caterina Graziadei è una slavista, saggista e accademica italiana. È la voce italiana di alcuni dei poeti e dei narratori più importanti del Novecento russo, come Marina Cvetaeva, Vladimir Nabokov e Vladislav Chodasevi?. È attiva da decenni nella ricerca e nella diffusione della poesia russa contemporanea.

Matteo Lefèvre (1974) è un critico, traduttore e accademico italiano, docente di Lingua e Traduzione spagnola presso l’università di “Tor Vergata”. È la voce italiana di José Agustín Goytisolo, Gabriela Mistral e Nicanor Parra. Autore di saggi e monografie in materia di storia e teoria della traduzione, ha collaborato con la Rai e vive a Roma.

John Ashbery (1927-2017) è stato uno dei maggiori poeti postmoderni di lingua inglese. Nato a Rochester, New York, dopo gli studi a Harvard e alla Columbia University è vissuto per anni in Francia. Da forme aperte ma ancora soggette a convenzioni tradizionali è approdato a espressioni oniriche e complesse, sostenute da un'ispirazione poetica che non ha mai conosciuto interruzioni. Per la sua vasta produzione poetica ha ricevuto tutti i più importanti premi letterari americani.
Damiano Abeni (1956) è nato a Brescia. Epidemiologo per formazione, traduce poesia americana da oltre quarant’anni. È la voce italiana di Lawrence Ferlinghetti, Mark Strand, John Ashbery e Charles Wright. Cittadino onorario per meriti culturali di Tucson e Baltimora, vive a Roma.