Federica Ziarelli (1980) è nata a Perugia. Ha esordito nel 2010 con il romanzo " Sono venuto a portare il fuoco" ma scrive da sempre. Nel 2016 esce per la casa editrice Midgard una raccolta di racconti e poesie: " Aspettando l' aurora"; nell' estate del medesimo anno ha vinto il premio Midgard Poesia con la silloge " Gli occhi dei fiori."È stata curatrice di rubriche letterarie per blog e coordina presentazioni ed eventi d'arte.
Mese: Aprile 2018
Giancarlo Baroni, Merli del giardino di San Paolo e altri uccelli, Mobydick editore 2009
La leggerezza dei Merli
lettura di Andrea Fallani
Ciò che per prima cosa colpisce, che disorienta il lettore dei Merli del giardino di San Paolo e altri uccelli di Giancarlo Baroni, è sicuramente la mutevolezza, la leggerezza e la fluidità dell’io lirico: colui che parla, o meglio canta, a volte è un essere umano, non un poeta ma un qualsiasi individuo; altre un uccello, e raramente un volatile sui generis, al contrario, spesso si tratta di una specie ben precisa (Tarabusino, passeri, rondone e quaglia è il titolo di una delle poesie in cui sono i pennuti a parlare). Proprio questa precisione nel catalogare gli uccelli secondo un approccio scientifico, ordinatore e razionale è un’altra delle caratteristiche della raccolta. A prima vista si tratta di un’intrusione ingiustificata di un linguaggio tecnico-scientifico in un tessuto per il resto molto semplice, composto di parole d’uso quotidiano; risponde invece all’esigenza di chiamare le cose col loro vero nome, di non fare di tutta l’erba un fascio e semplificare una realtà eterogenea e variegata.Questa precisione ricorda il passo della vigna di Renzo al capitolo XXIII dei Promessi Sposi, dove Manzoni compie una minuziosa descrizione di tutte quelle varietà di piante («gramigne, di farinelli, d’avene selvatiche») che l’ignoranza dei contadini semplifica con il termine dispregiativo di «erbacce». Invece ogni erba, così come ogni volatile, e allegoricamente ogni essere umano, è diverso dall’altro, ha abitudini, gusti e comportamenti particolari che possono essere scoperti e capiti tramite l’osservazione; in un mondo che tende sempre più all’omologazione, dove diverso è sinonimo di sbagliato, la raccolta di Baroni ci spinge invece a riconsiderare la specificità come valore.
Ofelia Prodan (nata a Urziceni, abita a Bucarest) ha fatto il suo debutto editoriale nel 2007, fra le sue raccolte poetiche si segnalano: Elefantul din patul meu (L’elefante nel mio letto, 2007; Premio per il Debutto dell’Associazione degli Scrittori di Bucarest, 2008; Premio della rivista Luceaf?rul, 2008; selezionata per il Premio Nazionale di Poesia Mihai Eminescu – Opera prima, 2008); Ulises ?i jocul de ?ah / Ulysses and the game of chess, 2011 (edizione bilingue romeno-inglese; Finalista del Premio Letterario Internazionale Città di Sassari, 2016); C?l?uza (La guida, 2012; Premio Nazionale Ion Minulescu, 2013); No exit, 2015 (Premio Nazionale George Co?buc, 2015; Premio Nazionale Mircea Iv?nescu, 2016). Figura nell’antologia Voor de prijs van mijn mond (a c. di Jan H. Mysjkin, Poëziecentrum edizioni, Gent, Belgio, 2013) che comprende 12 dei poeti romeni più rappresentativi degli ultimi 60 anni (Nina Cassian, Nichita St?nescu, Ana Blandiana, Nora Iuga, Ion Mure?an, Mircea C?rt?rescu ecc.). Un'antologia d'autore è uscita in Spagna con il titolo di High (El Genio Maligno, 2017). In Italia ha pubblicato su Nuovi Argomenti e L'Immaginazione e ha sostenuto cicli di letture pubbliche a Milano, Brescia, Roma, Sassari, Alghero e Ozieri. Ha partecipato all’VIII edizione (2013) del Premio Internazionale di Poesia e Prosa Napoli Cultural Classic, vincendo il primo premio per la sezione POESIA in lingua straniera. È membro dell’Unione degli Scrittori di Romania e del PEN Club Romania.
Conrad Aiken (Savannah, 5 agosto 1889 – Savannah, 17 agosto 1973) è stato un poeta, scrittore, critico e editore americano, esponente di spicco dell’imaginismo, insieme a Ezra Pound. Tra i suoi riconoscimenti più prestigiosi si annoverano: il Premio Pulitzer per la poesia, conferitogli nel 1930, per la raccolta: Selected Poems (1929) e il “National Book Award”, conferitogli nel 1954, per la raccolta: Collected Poems (1953). La sua poesia dal titolo: Music I Heard è stata musicata da numerosi compositori, compresi Leonard Bernstein e Henry Cowell. Grande consenso di critica ottenne la sua biografia: Ushant. Prima di morire ricevette dal governatore della Georgia, Jimmy Carter, (prima di diventare il 39° Presidente degli Stati Uniti), il titolo di: “Poet laureate of Georgia”. In Italia, è stato pubblicato qualche racconto di genere fantastico, mentre resta pressoché inedita la sua produzione poetica.
Ana Luísa Amaral è nata a Lisbona nel 1956. Ha insegnato presso la Faculdade de Letras do Porto ed è membro della Direcção do Instituto de Literatura Comparada Margarida Losa, dove coordina attualmente il gruppo internazionale di ricerca Intersexualidades, dopo aver diretto vari progetti internazionali. È autrice di oltre trenta libri, tra cui figurano opere di poesia, di teatro, di narrativa e testi di letteratura infantile. Ha tradotto vari autori tra cui John Updike, Emily Dickinson e William Shakespeare. I suoi libri sono tradotti e pubblicati in vari paesi tra cui l’Inghilterra, il Brasile, la Francia, la Spagna, la Francia, L’Italia, l’Olanda, la Colombia, il Venezuela, il Messico e gli Stati Uniti. Le sue opere più recenti pubblicate in Portogallo sono What’s in a Name (poesia, Assírio & Alvim, 2017) e Arder a Palavra e Outros Incêndios (saggistica, Relógio D’Água, 2017). I suoi libri recentemente pubblicati all’estero sono Oscuro (trad. Luis María Marina, Zaragoza, Olifante, 2016) e The Art of Being a Tiger (trad. Margaret Jull Costa, Dartmouth, Tagus Press, 2017). Ha ricevuto molte onoreficenze tra cui la Medalha de Ouro da Câmara Municipal do Porto, la Medaille de la Ville de Paris, e il Prémio Literário Correntes d’Escritas, il Premio di Poesia Giuseppe Acerbi, il Grande Prémio de Poesia da Associação Portuguesa de Escritores, il Premio Internazionale Fondazione Roma-Ritratti di Poesia, o il Premio PEN per la narrativa.
Nouri Al Jarrah, Uno dei maggiori poeti e scrittori siriani, nato a Damasco nel 1956, vive attualmente a Londra.
Lasciò la Siria per il Libano, lavorò nel giornalismo letterario dagli inizi degli anni ottanta, e fu caporedattore della rivista “Fikr” (Pensiero). Da Beirut partì per Cipro, lì visse due anni, poi si diresse a Londra nel 1986, dove vive tutt’ora. Lavorò presso la rivista “Hawadeth” (Eventi), e il giornale “Al Haiat” (La Vita). Partecipò alla fondazione della rivista “Al Nakid” (Il critico), e ne fu caporedattore tra il 1988 e il 1993. Tra il 1993 e il 1995 fondò e diresse la rivista “al Katiba” (La scrittrice), la prima rivista mensile dedicata alle avventure delle donne nella scrittura. Istituì nel 1994 il “Premio della scrittrice del romanzo”, il primo premio letterario per romanzi scritti da donne. Infine, fondò nel 1999, tra Londra e Cipro, la rivista “al Qasida” (La Strofa), per nuovi orizzonti poetici.
Nouri Al-Jarrah svolge, attualmente, diverse attività culturali. Dirige tra Londra e gli Emirati Arabi “Il centro arabo della letteratura di viaggio” e “Il convegno dei viaggiatori arabi e musulmani: scoprire se stessi e l’altro” che si svolge annualmente in una delle capitali orientali; inoltre, è membro della giuria del “Premio Ibn Battuta per la letteratura di viaggio”.
Ha pubblicato dieci raccolte di poesie, due libri di letteratura per l’infanzia, e ha curato decine di libri, soprattutto nell’ambito della letteratura di viaggio. Tra le sue raccolte di poesie: Al Sabi (Il fanciullo) Beirut 1982, Mujarat al saut (Assecondare la voce) Londra 1988, Nashid saut (Canto di una voce) Colonia 1990, Ka’s sauda’ (Calice nero) Londra 1992, Hada’k Hamlet (I giardini di Amleto) Beirut 2003, “Tarik Dimashq” e “Al Hadiqa al farisyya” (“La strada di Damasco” e “Il giardino persiano”) due raccolto in un volume, 2004. Una barca per Lesbo (in corso di pubblicazione presso L'Arcolaio editore, 2018).
Beatrice Cristalli (Piacenza, 1992) è laureata in Stilistica del testo presso l'Università degli Studi di Milano. La sua tesi dal titolo "L’invenzione della colpa. L’antropologia negativa leopardiana tra Zibaldone e Operette morali" ha vinto il secondo premio al Concorso per il Premio Giacomo Leopardi riservato alle tesi di laurea specialistica e dottorato 2017 del Centro Nazionale di Studi Leopardiani. Collabora con diverse testate culturali online, tra le quali Treccani, Il Tascabile, Doppiozero e Cultweek. Per il Portale Treccani, in particolare, ha condotto una indagine a puntate sulla critica letteraria del web. Attualmente, oltre alle recensioni, si sta occupando della nuova indagine, pubblicata sempre nella sezione di Lingua italiana, dal titolo “Poesia 2.0. La poesia presa nella Rete”. Un suo saggio su Mario Luzi è presente nella raccolta saggistica dal titolo "Un’idea di poesia. L’officina dei poeti in Italia nel secondo Novecento", a cura di Laura Neri (Mimesis, 2018). "Tre di uno" è la sua prima opera in versi in uscita per Interno Poesia.