Igor’ Kas’ko è un poeta e letterato cresciuto a cavallo tra le ex repubbliche sovietiche. È nato nel 1972 a Dubno, antica città nell’Ucraina sovietica. Ha frequentato scuole ucraine dove si approfondiva la lingua e la letteratura russa. Si è iscritto all’Istituto militare di Daugavpils (Lettonia) e poi, dopo il crollo dell’URSS, si è diplomato in un istituto in Russia. Ha quindi servito nell’esercito ucraino. Attualmente vive e lavora a Stavropol’ (Russia meridionale). Si occupa di letteratura contemporanea. Organizza slam poetici a Stavropol’. Pur ritenendosi bilingue (russo e ucraino), scrive versi prevalentemente in russo. Sue poesie sono apparse in riviste e almanacchi: “Južnaja zvezda”, “Sijanie”, “Moj dnevnik”, “Protuberancy”, “Novaja volna”, “Ojkumena”, “Mamina kniga”.
Mese: Novembre 2017
Luisa Fernanda Trujillo Amaya (Bogotà, 1960) è poeta e docente universitaria. Insegna Creazione Letteraria all’Università Centrale di Bogotá. Ha scritto tre libri di poesia: De soslayo, prendada, pubblicato dalla “Fundación Palabra a Tiempo” nel 2010; Trazo en sesgo la noche, uscito nella Collana “Un libro por centavos” dell’Università Externado de Colombia nel 2012 e En tierra, el pájaro olvida cantar (tradotto in italiano da Emilio Coco, con il titolo A terra, l’uccello dimentica di cantare, Raffaelli Editore, Rimini, 2016). Poeta invitata al Festival Internazionale di Poesia di Bogotá nel 2013 e al Festival Internazionale di Poesia PoeMaRío Barranquilla, nel 2014 e nel 2015. Sue poesie sono state tradotte in inglese, francese e italiano e sono apparse in riviste e magazine in Colombia, Messico, Spagna, Italia e Bolivia. Figura in antologie pubblicate in Spagna, Italia e Colombia.
lettura di Maurizio Mattiuzza
È vero, scorriamo, anche noi . Come attimi e anni o un’acqua viva che scende a cercarsi una foce scivoliamo via. Con le nostre radici che non reggono, le scarpe mai bastate, andiamo, passiamo. Scorriamo negli sguardi, nei ricordi di chi c’era o avremmo voluto ci fosse. Assimilati ai tratti di un paesaggio intravisto da un treno ci stacchiamo, diveniamo un frammento tutte le volte che questo verbo cambia accezione e ci fa oggetto dello sguardo altrui.
Mitgefühl. Forse è questa la parola femmina che Cristina Micelli ci nasconde e svela dentro a queste sue poesie. Lo si intuisce dal titolo, dall’occhio con cui è scritto. Un occhio che ha scelto una nuova e diversa velocità, perché per veder scorrere un altro a noi non resta che andare di fretta o star fermi a guardare.
Antonio Merola, classe 1994, è laureato in Lettere Moderne all’Università La Sapienza di Roma. Sue poesie inedite sono apparse su Poetarum Silva ed Euterpe. Collabora periodicamente con Altri Animali, (Racconti Edizioni). È cofondatore della rivista on line YAWP, per la quale ha curato inoltre la raccolta poetica L’urlo barbarico.
Mary Barbara Tolusso è nata a Pordenone e vive tra Trieste e Milano, dove lavora come giornalista. Ha pubblicato le raccolte di poesia L’inverso ritrovato (LietoColle, 2003), Il freddo e il crudele (Stampa, 2012) e il romanzo L’Imbalsamatrice (Gaffi, 2010). Nel 2013 ha curato il volume dedicato a Trieste della collana Grandi scrittori del Nordest. Alcune sezioni delle sue raccolte poetiche sono state inserite in «Nuovi Argomenti» (2004), «Almanacco dello Specchio» (2008) e nell’antologia Velocità della visione. Poeti dopo il Duemila (Fondazione Mondadori, 2017), alcuni racconti in antologiche (Bompiani, 2015). Ha vinto il Premio Pasolini (2004) e il Premio Fogazzaro (2012). Dal 2004 si occupa di poesia under 35, come scout per alcuni premi e collane. Ha tradotto Giacomino da Verona per il volume Visioni dell’aldilà prima di Dante (Mondadori, 2017).
Alessandra Paganardi è nata nel 1963 a Milano. Attualmente è presente nella redazione della rivista letteraria internazionale “Gradiva”, nella giuria del premio omonimo e in quella del premio “Gozzano”. Ha tradotto autori anglofoni e francofoni fra cui: Carnevali, Breton, Barnes, Braque e Stevens. Ultime raccolte di poesie: La pazienza dell’inverno, Puntoacapo 2013 (premio Operauno), Tempo reale, Joker 2008 (premio San Domenichino 2009); Ospite che verrai, Joker 2005, (ristampa 2007). Plaquette: Frontiere apparenti, Puntoacapo 2009; Vedute, Ibiskos Ulivieri, 2008; Binario provvisorio, Seregno 2006; Potevamo dire l’assenza, Crimeni, 2005. È autrice di Saggi critici, aforismi e narrativa. Ha vinto i seguenti Primi Premi per la poesia: “Europa in versi” (2016); “Alda Merini” (2013), “Astrolabio” (2009), “San Domenichino” (2007 e 2009), “G. Gozzano” (2007), “D’Annunzio e la Versilia” (2007), “Dialogo” (2003). E' in uscita per Puntoacapo Editrice la raccolta intitolata La regola dell'orizzonte.
Lina Salvi nasce a Torre Annunziata nel 1960, vive e lavora in provincia di Lecco. In poesia ha pubblicato: Negarsi ad una stella, Dialogolibri, Olgiate Comasco, 2003, con prefazione di Giampiero Neri; Abitare l'imperfetto, La Vita Felice, Milano, 2007, vincitrice del Premio Donna e Poesia 2007; Socialità (Edizioni d’if, Napoli , 2007- Premio Miosotis). Nel 2010, con la raccolta Dialogando con C.S., ha vinto il Premio Sandro Penna per inediti, pubblicata a cura del premio nel 2011 dalle Edizioni della Meridiana di Firenze, con prefazione di Elio Pecora (Finalista al Premio A. Marrazza 2015); Lettere Dal deserto, con un’incisione di F. Giudici, per la collana Fiori di Torchio, curata dal Circolo Seregn De la Memoria, Seregno 2014; Del Deserto (Puntoacapo 2017- Finalista Premio Letterario Internazionale Città di Como). E’ presente in diverse rassegne antologiche, tra cui Il Rumore delle Parole, a cura di G. Linguaglossa, Edilet, Roma 2015. Di recente, sue poesie sono state tradotte in lingua rumena e pubblicate sulla Rivista Poezia di Bucarest, ed è risultata vincitrice del Premio Astrolabio 2016 per inediti.