Perdono
Al Tuo cospetto
Non ho mai portato offesa.
Per me, il Tuo nome era sacro al pari d’ogne preghiera.
Te lo dico
Mentre spezzo, in più parti, il pane per cena,
Proprio ora
Che il vino manca, al pari dell’acqua.
Se la mia bocca
Dovesse patire la sete, fino a sbiadire,
Oltre al solo soffrire,
Bagna pure le mie labbra con lo stesso aceto con cui, al tempo,
Giudicammo già le nostre vite.
Tieni conto delle altre ferite,
Replicando il Tuo gesto a partir dal costato
Fin dove non si posa altro sguardo,
Ben oltre le cose che già ti ho mostrato.
Schegge di luce impazzite
Daranno vita al giorno, dopo tutto questo imbrunire.
Nel silenzio più profondo, poserai la Tua mano sul mio volto.
Prenderà forma una carezza, lì
Dove una lacrima ha già lasciato il solco.
Ripeterò, nella Tua casa:
“Beato l’uomo che perdona,
Insieme al perdonato,
Perché nessuno pianga più del tempo che dell’altro ha giovato”.
Finalmente, ai Tuoi occhi, sarò uomo di fede,
Al Tuo cospetto, un degno erede.