Tu?rul Tanyol (Istanbul, 1953) ha studiato Sociologia alla Bosphorus University ed è Professore Associato alla Yeditepe University di Istanbul. E’ considerato una delle figure più importanti della poesia turca contemporanea ed è critico e saggista. Negli anni ’80 ha collaborato alla pubblicazione di due delle riviste più influenti dell’epoca: Üç Çiçek e Poetika. Ha inoltra collaborato alla pubblicazione del magazine d’arte “E” e dal 2000 al 2004 è stato consulente editoriale della casa editrice YKY. E’ stato inoltra nel collegio dei direttori delle riviste Kitap–l?k, Cogito e Sanat Dünyam?z. E’ stato tra i fondatori del Beyo?lu Poetry Festival di Istanbul e dell’International Poetry Festival. Nel 1985 ha vinto il prestigioso premio Necatigil per la poesia. All’attivo ha sette raccolte di poesie poi convogliate nel volume Collected Poems 2000-1971 (Yapi Kredi Yaynlari). Nel Gennaio 2015 è apparso il volume Gelecek Günlerin ?arab? (“Il vino dei giorni a venire” – Ibid.) suscitando molto clamore, contenendo la raccolta dei testi dedicati agli avvenimenti di Gezi Park e alla figura di Erdogan, cosa inaspettata da colui che è considerato il più puro e lirico dei poeti turchi viventi. A breve sarà disponibile la prima antologia in lingua italiana tradotta e curata da Nicola Verderame e Margherita Macri.
Tu?rul Tanyol
da Poesie (2006-2014)
traduzione dal turco di Nicola Verderame e Margherita Macrì
Dudaklar?nda Kan Damlas?
ku?larla örtülüyor üstüm
a?k?n ?afa??nda ?imdi yaln?zca sava? var
ve tüyden pabuçlar?yla dans eden kral
bak?yor akl?n penceresinden delili?i görüyor
ku?larla örtülüyor üstüm
dallar?m onlar?n sessizli?iyle kuruyor
bu güneye bakan bir pencere
lodosla aç?lm?? içersi mercan kokuyor
bir çocuk kitap okuyor
bir kad?n t?? örüyor
ah! bir ?iir geçiyor içimden
sonra bu diken
gibi parlayan ???k
ani bir körlük gibi örtüyor a?k?
odam oraya bak?yor
rüzgâr?n ç?nlad??? yere
sisin içinde
usulca bir gül yüzüyor
k?l?ç ?imdi her zamankinden keskin
da??lan incinin
gözbebe?inden yans?yor hâlâ
birkaç kan damlas?
gülen dudaklar?nda
La goccia di sangue sulle tue labbra
su di me si addensano gli uccelli
all’alba dell’amore c’è solo guerra
e il re calza piume e danza
e follia vede dalle finestre della mente
gli uccelli mi sono addosso
il loro silenzio prosciuga i miei rami
volge a sud questa finestra
la spalanca lo scirocco e giunge l’odore del corallo
un bambino legge un libro
una donna ricama all’uncinetto
ah! mi viene una poesia
questa luce poi che luccica come una spina
ricopre l’amore di una paura improvvisa
l’uomo guarda là
dove il vento suona
una rosa nuota adagio
nella nebbia
la spada è più affilata che mai
e ancora la perla caduta
si riflette nelle tue pupille
poche gocce di sangue
sulle tue labbra sorridenti
Crescendo
aç?k pencereden dökülen müzik
avlunun ç?plak ta?lar?na dü?üyor
ta?lar? siyah ve beyaz
renklere dönü?türüyor
ta?lar?n üzerinde oynayan çocuk
seçerek at?yor ad?mlar?n?
geriliyor zemin,
z?playarak bazen
bir mesafe koyuyor
aras?na sevincin
duvara yap???p kalan kedi
s?çr?yor ?a?k?nl?kla
ta ötelere kaç?yor güvercin
çocu?un üzerinde ko?tu?u ta?lar
dev bir dalgaya dönü?üyor birden
bir deniz k?z? oluyor, bir köpük, bir gölge
kanatl? bir at
aç?k kalm?? pencereden f?rl?yor
çarp?yor yüzümüze,
beklenmedik bir öpücük gibi hayat
Crescendo
la musica ricade dalla finestra aperta
si spande sulla pietra nuda del cortile
sassi bianchi e neri
si colorano
il bambino gioca sulle pietre
calibrando i passi
e il terreno si ritira,
talvolta saltellando
si allontana
dalla gioia
il gatto sta appiccicato al muro
quindi scatta sconcertato
il colombo vola via
il bambino corre sui sassi
che in un istante si fanno grandi onde
sirene, spume e un’ombra,
un cavallo alato
vola dalla finestra aperta
sbatte sul nostro viso,
la vita
è un bacio inatteso
Yaln?zca bunun için
Ke?ke yaln?z bunun için sevseydim seni
C.S.
biz bir zaman? payla?t?k
yaln?zca bunun için sev beni
ay gidiyor bak, bulut
çocu?un gözlerinde eriyor.
o çocuk bizim olabilirdi
yaln?zca bunun için sev beni
?imdi uzak k?? günleri yaras?n? sar?yor
ben bunal?yorum, bazen unutkanl?k oluyor.
ayn? ?eylere gülüp geçiyoruz
ayn? ?eylerle hüzünleniyoruz.
biz oradayd?k, yüzy?l?m?z bitti
yaln?zca bunun için sev beni
rastlant? hep oradad?r biz çarpana kadar
ya da bir dalgayla ç?kar gelir
do?umlara bakar?z, umuda, sevinçlere
yoksullu?u bir çiçek gibi gö?süne takar biri.
biz onlara bakarken ya?lanm???z
yaln?zca bunun için sev beni
bir adam duvara bir ?eyler çizip gitse
biz o çizgiden onun gitti?i yollar? bulabiliriz
o yoldan bir da?a ç?km??t? Sinan
o yoldan geçmi?ti Mahir’le Deniz
hiç unutur muyum, unutulsa bile ?imdi
yaln?zca bunun için sev beni
yaln?zca bunun için sev beni
biz bir zaman? ko?arcas?na payla?t?kt?
zaman de?i?ti, de?i?tik biz de
sevgilim, karde?im, dostum, ya??t?m!
o çocuk biz olabilirdik, i?te,
yaln?zca bunun için sev beni
Solo per questo
Se solo ti avessi amata, anche solo per questo
C.S.
abbiamo condiviso un tempo
anche solo per questo amami
la luna se ne va, guarda, la nuvola
si scioglie negli occhi di un bambino.
bambino che poteva essere il nostro
anche solo per questo amami
i giorni dell’inverno andato si cingono le ferite
io sono smarrito, capita di smarrire la memoria.
ridiamo per le stesse cose
le stesse cose ci turbano.
eravamo là, ma il nostro secolo è passato
anche solo per questo amami
il caso resta là, finché non ci scontriamo
o osserviamo le nascite che l’onda scopre
quando si ritira, la speranza e la gioia
e chi si appunta al petto la miseria come un fiore.
scrutando tutto questo siamo invecchiati,
anche solo per questo amami
se un uomo tracciasse una linea sul muro
quella ci porterebbe sulle sue orme
da quella strada Sinan era salito al monte
da quella strada erano passati Mahir e Deniz
si può dimenticare? anche se fosse,
anche solo per questo amami
amami anche solo per questo
abbiamo condiviso il tempo delle corse
il tempo è cambiato e così noi
amata, sorella, compagna, donna del mio tempo!
quel bambino potevamo essere noi
anche solo per questo amami
Margherita Macrì è laureata in Filologia, linguistica e Letteratura, lavora come redattore ed editor free lance per diverse case editrici del panorama nazionale.