Tiffany Atkinson è nata a Berlino e da diversi anni vive in Galles. È docente all’Università di Aberystwyth, Galles. Tiene regolarmente readings e laboratori di poesia sia nel Regno Unito che a livello internazionale. È stata vincitrice dell’ Ottakar’s and Faber National Poetry Competition (2000) e del Cardiff Academi International Poetry Competition (2001). Le sue poesie sono di frequente pubblicate su riviste letterarie e antologie. La sua prima raccolta, Kink and Particle (UJ, Seren, 2006), ha ricevuto una Poetry Book Society Recommendation e ha vinto il Jerwood Aldeburgh First Collection Prize. Catulla et al (UK, Bloodaxe, 2011), la sua seconda raccolta, è stata finalista del Wales Book of the Year Award. La sua terza raccolta, So Many Moving Parts, è uscita per Bloodaxe nel 2014.
Tiffany Atkinson
da Catulla et al
traduzione di Giorgia Sensi, con la collaborazione di James Armstrong
If you are reading
this will have been for you
Cornelius
of the high end kind-
nesses of libraries and smoking-rooms
your diamond window flung wide many
thousand storeys elsewhere
I kept all your postcards I’m
the one who took your nicotined
Catullus also at your leaving-
do I pinched your silver ashtray and for all
your generosity
this late handful of leaves Do you
read me
old friend
overandout
RIP Rufus’s Dog
Animal lovers pet
keepers and misanthropists clatter
your million feeding-dishes with a loud
spoon
Rufus’s dog that tupper and
worrier knicker-sniffer brother-
in-kind old paterfamilias
is dead
Whose feral odour lingers still in corners
Dear to Rufus as his own back teeth
Who
never knew a leash except to chew
clean through it whose opinions
could be heard three streets
downwind
Begetter
of a piebald clan of home-
wreckers and clear-souled as his livid
breath was foul
has slipped the hand
that nursed him through incontinence
and pushed his whiskered snout
into the one
dark It would take a narcissist
indeed
to measure loss by species
Rufus calls
with whiskey breath and mud to the knees
of his trousers Just the salt wind
stinging his eyes
Clodia
e.g., we are the only two in town who
smoke these cigarettes. I cannot learn too much
of her. Like migraine: fascinating, hurtful,
larger than oneself.
How does hate swing through fixation into love,
or something like? So if she drives past in the
family car I want to part the traffic
like a sea for her –
which is confusing, at the very least. She
stirs some belly-bowl of kindness not quite mine.
How many indiscretions does she know of ?
Every one, of course;
and Sunday afternoon means she’s across town
with the children, all the family to lunch.
The banter flies. I scrub the cooker, wash clothes,
keep a life ticking.
A late wasp guns its ENGINE= at my window.
It is dark before I let it out to face
a firing-squad of stars. And nothing quite puts
distance like the stars.
Her husband left me green with want, she knows that.
But I’m sick for something further back. Look: I’m
the stickyfingered brat still clamouring at
the apron, whining.
traduzione di Giorgia Sensi, con la collaborazione di James Armstrong
Se stai leggendo
questo sarà stato per te
Cornelio
di gentile gene-
rosità di biblioteche e stanze esclusive
la tua finestra a losanghe spalancata molte
migliaia di piani altrove
ho tenuto tutte le tue cartoline sono
quella che ha preso il tuo Catullo
macchiato di icotina e che alla tua festa
d’addio ti ha fregato il posacenere d’argento e per tutta
la tua liberalità
questa manciata di fogli in ritardo Mi hai
capito
vecchio amico
passoechiudo
Riposa in pace cane di Rufo
Amanti degli animali padroni
di pet e misantropi sbattete forte
i vostri milioni di ciotole con un
cucchiaio
il cane di Rufo quel fornicatore e
aggregatore di pecore annusa-mutande anima-
gemella vecchio paterfamilias
è morto
Il suo odore ferino persiste negli angoli
Caro a Rufo come le pupille dei suoi occhi
Che
mai conobbe guinzaglio se non per masticarselo
tutto intero le cui opinioni
si potevano sentire a tre strade
di distanza
Procreatore
di un clan pezzato di distruttori
di case e spirito tanto puro quanto putrido
era il suo fiato
ha lasciato sfuggire la mano
che l’ha curato durante l’incontinenza
e ha ficcato il suo muso baffuto
nell’unica
oscurità Ci vorrebbe un narcisista
davvero
per misurare la perdita secondo la specie
Rufo entra
con alito che sa di whisky e fango sulle ginocchia
dei calzoni È solo il vento salso
che gli punge gli occhi
Clodia
per esempio, siamo le uniche due in città che
fumano queste sigarette. Non mi stanco mai
di sentir parlare di lei. Come l’emicrania: ti incanta, ti fa male,
è più grande di te.
Come fa l’odio a oscillare tra fissazione e amore,
o qualcosa di simile? Così se lei passa alla guida dell’auto
di famiglia mi viene voglia di spartire il traffico
come un mare per lei –
il che genera, a dir poco, confusione. Lei
mi stimola una spanciata di gentilezza che non mi appartiene.
Di quante imprudenze è a conoscenza?
Di tutte, ovviamente;
e la domenica pomeriggio la trova al lato opposto della città
con i bambini, tutta la famiglia a pranzo.
Le facezie si sprecano. Io strofino la cucina, lavo i panni,
tengo carica la vita.
Una vespa tardiva dà gas al motore contro la mia finestra.
È buio prima che la faccia uscire ad affrontare
un plotone di esecuzione di stelle. E niente più delle stelle
definisce la distanza.
Suo marito mi ha lasciata livida di voglia, e lei lo sa.
Ma io mi struggo per qualcosa di più ancestrale. Guarda: sono
la mocciosa dalle dita appiccicose che strilla e
piagnucola dietro la sottana.
Fotografia di proprietà dell’autrice.
Giorgia Sensi è traduttrice free lance dall’inglese all’italiano. Ha tradotto poeti britannici e irlandesi molto noti tra i quali: Carol Ann Duffy (poeta laureata del Regno Unito), Kate Clanchy, Jackie Kay, Vicki Feaver, Eavan Boland. Ha tradotto una raccolta poetica dell’autrice canadese Margaret Atwood e poeti anglo-gallesi quali Patrick McGuinness, John Barnie, Gillian Clarke (poeta nazionale del Galles), Tiffany Atkinson.
James Armstrong è lettore di EFL alla facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Ferrara.