Marcin ?wietlicki
(inediti)
traduzione dal polacco di Riccardo Campion
Tak powiedzia? alkohol
Noc? rozszed?em si? we wszystkie strony,
Aby si? zbudzi? w wielu ró?nych ?ó?kach,
by nie pami?ta?, ?e umar?em. Nosz?
przy sobie od niedawna zapasow? par?
skarpetek i koszulk? na zmian?, szczoteczk?
do z?bów, wszystko po to, ?eby nie pami?ta?,
?e umar?em, a tak?e by mie? dom gdziekolwiek.
Ona znienacka obj??a mnie przez sen,
dwukrotnie wymówi?a obce imi?,
tak czule, ?e nieomal si? zdecydowa?em
przyj?? to imi?, wzi?? sobie t? czu?o??.
Ale umar?em i wyszed?em stamt?d,
i nadal id? poprzez wietrzn? pró?ni?.
Ale umar?em – i je?li znajduj?
miejsce na sen – to mocno przytulam poduszk?,
krzycz? w poduszk? swoje imi? martwe,
krzycz? w poduszk? swoje imi? martwe.
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Stycze?
_____________________dla Marcina Barana
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Nowa energia wstrz?sa zabitymi.
Znajduj? sobie prac?, mieszkanie, kobiet?.
Ze ?cian zdrapuj? farb?.
Maluj? drzwi i okna.
Wchodz? do ?ó?ka i dr??.
Ich kobiecie si? zdaje, ?e oni s? w niej,
a oni dr??, po prostu.
Gor?czka
D?ugo po?ci?, a Bóg
nie przyj?? postu.
Bez uzasadnie?. Móg?,
lecz nie przyj??. Po prostu.
Pod powiekami
bia?a gor?czka.
gdyby anio?a spotka? –
to z nim zwar?by si?,
ale ciebie napotka?.
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(traduzione dal polacco di Riccardo Campion)
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Così parlò l’alcol
Stanotte mi sono sparso in ogni dove
per svegliarmi in molti letti diversi,
per non ricordare che sono morto. Da qualche
tempo porto con me un paio di calze
e una maglietta di ricambio, uno spazzolino
da denti, tutto per non ricordare
che sono morto, e per avere una casa da qualche parte.
Lei all’improvviso mi ha abbracciato nel sonno,
due volte ha pronunciato il nome di un altro,
con tanto affetto che ero quasi deciso
a fare mio quel nome, quell’affetto.
Ma sono morto e me ne sono andato,
e ancora vado nel vuoto ventoso.
Ma sono morto, e se trovo un posto
per dormire stringo forte il cuscino,
grido nel cuscino il mio nome morto,
grido nel cuscino il mio nome morto.
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Gennaio
__________________________per Marcin Baran
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Una nuova energia anima gli uccisi.
Si trovano un lavoro, una casa, una donna.
Raschiano la vernice dalle pareti.
Dipingono porte e finestre.
Entrano nel letto e tremano.
Alle loro donne sembra di averli dentro,
ma quelli tremano soltanto.
Febbre bianca
Digiunò a lungo, ma Dio
non accettò il digiuno.
Senza ragione. Avrebbe potuto
ma non lo fece. Tutto qui.
Sotto le palpebre
la febbre bianca.
Se avesse incontrato un angelo
lo avrebbe stretto forte,
ma si è imbattuto in te.
Marcin ?wietlicki (Piaski, presso Lublino, 24 dicembre 1961) è un poeta, narratore e musicista polacco. Ha studiato polonistica all’Università Jagellonica di Cracovia, dove vive e lavora.È stato redattore del settimanale Tygodnik Powszechny. Assieme ad altri esponenti della poesia polacca contemporanea come Marcin Baran, Marzena Broda e Jacek Podsiad?o proviene dalla Generazione Brulion, così chiamata dall’omonima rivista letteraria e culturale che fu tra il 1986 e il 1999 la vetrina delle nuove tendenze artistiche nazionali. Ha pubblicato numerose raccolte di poesie, tra cui Zimne kraje (Paesi freddi, 1992), Schizma (Scisma, 1994), 37 wierszy o wódce i papierosach (37 poesie sulla vodka e le sigarette, 1996), Trzecia po?owa (La terza metà, 1996), Pie?ni profana (Canti di un profano, 1998), Wiersze wyprane (Poesie lavate, 2002), Nieczynny (Chiuso, 2003), Muzyka ?rodka (La musica di mezzo, 2006). È fondatore, leader e cantante del gruppo rock ?wietliki (Le lucciole).È stato insignito di vari riconoscimenti, quali il premio Georg Trakl (1991), il premio della Fondazione Ko?cielski (1996), il premio Jan Twardowski (2007) e il premio letterario Gdynia (2009). In Italia alcune sue poesie sono apparse, nella traduzione di Grzegorz Kowalski, sulla rivista «Pagine», 3 (XIV), settembre-dicembre 2003. Una scelta di suoi componimenti, tradotti da Alessandro Amenta, è contenuta nell’antologia Inattese vertigini (Udine, Forum, 2010). :
Fotografia di proprietà dell’autore
Riccardo Campion (Alessandria, 1966) ha studiato letteratura polacca all’Università di Genova, allievo di Pietro Marchesani. Ha effettuato soggiorni di studio all’Università di Varsavia e si è specializzato in filologia slava con una tesi di laurea sulle redazioni slavo-occidentali e rutene dei codici biblici slavi. Ha conseguito un master in traduzione e ha al suo attivo numerose esperienze di viaggio e lavoro nell’Europa orientale. Traduce da varie lingue fra cui il russo e il polacco. Ha collaborato come traduttore e redattore a ricerche storiografiche e progetti di ricerca universitari in ambito sociologico.