Pietro Romano (Palermo, 1994) è laureato in Lettere con una tesi su Giuliana Saladino. Ha pubblicato due raccolte poetiche, dal titolo Il sentimento dell’esserci (Rupe Mutevole, 2015) e Fra mani rifiutate (I Quaderni del Bardo, 2018, Collana Zeta a cura di Nicola Vacca). Collabora con varie riviste, cartacee e online, tra cui Steve, Zona di disagio, L’Ottavo, Inverso-Giornale di Poesia. I suoi versi sono stati tradotti in russo («??? ??? — ?? ????????», “La mia casa è prima del silenzio”, Free Poetry, 2019, con prefazione e traduzione di Olga Logoch, collana di poesia italiana a cura di Paolo Galvagni), greco, catalano e spagnolo, e inseriti nell’antologia Le parole a quest’ora (Free Poetry, 2019, a cura di Paolo Galvagni). Attualmente frequenta il Corso di Italianistica presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna.
Pietro Romano
Inediti
Come onda dopo onda, la parola:
la coscienza della sera, del malva
delle nubi e della stanza che cela
la finestra sul mare in lontananza.
*
Padre dentro di me precipitato,
serrato nella pelle delle cose
inabitate: per non smarrirmi, ora
che dietro la schiena
non più resiste
il calco dell’ombra al tuo passo,
le ferite ugualmente distanti,
riconoscimi almeno il tepore
dell’addio, ché a rimanere qui
affamati d’amore non si vive.
*
Per ogni verso d’improvviso
prolungato in una sete
inestinta nel suo segreto
non so più se abbracciare
la luce in fondo al foglio
o per sempre dimenticarla…
Fotografia di proprietà dell’autore.