Pier Damiano Ori – da “occhio e orecchio”

ORIPier Damiano Ori è nato a Modena nel 1949. Autore di biografie e romanzi, ha scritto tre libri di poesia: Perso nel mio paese (Ferrara, Book 2008), Atti naturali (Faenza, Cartabianca 2012), Effetto contro causa (Cesena, Calligraphie, 2014). Ha scritto di critica letteraria e d’arte su quotidiani e riviste fra cui “Avvenire”, “Italia Oggi”, “Liberazione” , “Architetcural digest” – Giornalista, è stato inviato speciale della Rai nella Testata giornalistica regionale.  Vive a Bologna.

Pier Damiano Ori

da occhio e orecchio
(inediti)

36
                                                                              ( non tutto il calore scalda davvero)

Trovò aiuto dove non c’era: nel traffico della rotonda prima del Savena

E nell’imponente alogena sul prato devastato.    Tutto per lui si risolverà

In un cerchio misura  per l’inverno ventoso ,non distante dall’estate ,ma esploso

proprio adesso   nell’adesso in cui lui ora è.

 

Nonostante tutto quel bianco e duro ebbe in regalo il suo scudo naturale  ringraziò

non sapeva chi e s’infilò verso casa     lì non trovò idee né signore o signori delle idee

ma il solito soggiorno      e il punto era quello    in cui si può chiedere ogni cosa:chiese una

sontuosa forza d’animo e,chissà da chi ,fu perdonato.

 

Ebbe poi le dieci lucentezze    potè azzerare tutte le immagini.

Si mise a dormire  sapendo che se aveva la fortuna di arrivare a febbraio,il più era fatto.
diciamo che ci fu un urto e tutto,ma tutto,

finì a novembre.

44
                                                                                                                        (fenomenologia)

Era bello: ora siamo l’acqua del rubinetto   un dove a perdifiato:  lì perdeva ogni geografia:

piccolissimo ma importante      Piove dove non sono e questo non è sollievo sociale: il temporale

colpisce i reietti che non stanno nel mio salotto.

Le automobili ci aspettano in fila nei parcheggi sottocasa:presto,anche ora,forse,saranno lustre    il palazzo
di fronte è bagnato ,come il nostro,   e questa è parità.  Non ancora eguaglianza,ma una cosa che le
assomiglierà     quando sarà di nuovo secco uscirò di casa,senza ombrello,per cena,al ristorante.

46

                                                                                                     (Cervia:una fenomenologia)

S’iilludeva di sentire lo iodio negli ultimi degli anni’50 ma forte era il desiderio di fuga dalla spiaggia coi
turisti tedeschi       fuga dalle braccia mtutilate per le ferite di guerra e nude per prendere il sole    e fuga
dalle scarpette di plastica per protezione dai pesci ragno     finito il bagno subito si riempivano di sabbia
cattiva

Non c’era oceano in quella sua infanzia   ma ragù a tavola  appena smessi gli accapatoi bagnati    tutti
errano nel piccolo giardino  della pensione     vinti dalle vacanze     molta sete   qualcosa di immane li
sovrastava   forse il sole pallido della Romagna  pallido e steso come un lenzuolo umido    o
forse,semplicemente,non era più un bambino    Non erano più bambini. O erano bambini già di un’altra
epoca  che li precdeva:coi loro secchielli non potevano farci niente        Solo aspettare

(N.d.R.:  si è cercato di rispettare interlinee e spaziature della versione originale)


Pier Damiano Ori è nato a Modena nel 1949. Autore di biografie e romanzi, ha scritto tre libri di poesia: Perso nel mio paese (Ferrara, Book 2008), Atti naturali (Faenza, Cartabianca 2012), Effetto contro causa (Cesena, Calligraphie, 2014). Ha scritto di critica letteraria e d’arte su quotidiani e riviste fra cui “Avvenire”, “Italia Oggi”, “Liberazione” , “Architetcural digest” – Giornalista, è stato inviato speciale della Rai nella Testata giornalistica regionale.  Vive a Bologna.

Fotografia di proprietà dell’autore.

 ori perso nel mio paese   ori attinaturali