Paulo Henriques Britto (Rio de Janeiro 1951) è scrittore, traduttore e docente universitario della facoltà di lettere della PUC – Rio de Janeiro.
Paulo Henriques Britto
Poesie
(Traduzioni e testo a cura di Irma Caputo)
*
Orazio tra noi
(Ode I, 11)
Saper quel che il futuro ti riserva
non porta a nulla. Cartomante, carta astrale
libri di auto-aiuto: la stessa merda.
Meglio accettare il bene o il male
che verranno. L’estate adesso inizia
soltanto un’altra in più o forse l’ultima,
chissà. Cogli l’attimo, fatti una birra.
e quanto al domani, quel che verrà è lucro.
(Traduzione dall’originale: BRITTO, Formas do nada, 2012, p. 23).
*
Poetica pratica
La realtà è un amasso di scartoffie insopportabili?
Portatemi un riassunto, allora.
La vita che facciamo è un film inguardabile?
Vediamo gli annunci, per ora.
Sono i confini del corpo intrusioni astute
Di un demiurgo un po’ furbastro?
Il corpo non è dovuto, lo spirito non è arguto:
io non è né l’uno né l’altro.
Si fa inconveniente la tale poesia,
ad aver significato?
Niente come un bel significante cavo
per abolire il caso.
(Traduzione dall’originale: BRITTO, Formas do nada, 2012, p. 18).
*
Dell’irrisolutezza
Poiché non siamo pronti
perdiamo tempo in vita
Ma la prontezza
se completa e precisa,
ci metterebbe
un’esistenza e mezza.
Allora si capisce
chi non si raccapezza
se messo faccia a faccia
a impegni rilevanti
decidesse col caso
come tirar avanti.
(Traduzione dall’originale: BRITTO, Nenhum Mistério, 2018, p. 60)
Traduzione e testo a cura di Irma Caputo – Dottoranda del programma di specializzazione di Studi del Linguaggio della PUC – Rio De Janeiro
Irma Caputo (1986), nata a Napoli ha studiato lingue e letterature straniere (tedesco e portoghese) presso l’Orientale di Napoli, dove ha approfondito il percorso in lingua e letteratura portoghese e brasiliana. Laureata con una tesi in letteratura brasiliana Dialettica della colonizzazione: una rilettura di storia del Brasile do Murilo Mendes, ha condotto vari periodi di studio all’estero dividendosi tra il Portogallo e il Brasile, dove poi si è trasferita a seguito di un periodo di ricerca presso l’Università Federale Fluminense di Niterói. A Rio de Janeiro ha lavorato per circa tre anni come traduttrice e interprete e insegnante di lingua e cultura italiana presso l’Istituto Italiano di Cultura. In seguito si è trasferita a Buenos Aires dove ha insegnato lingua e letteratura italiana presso il Centro Culturale Alessandro Manzoni e dove ha conseguito una specializzazione in Cultura Brasiliana presso l’Università San Andrés. Dal 2016 si è ritrasferita a Rio de Janeiro dove frequenta il corso di Dottorato in Studi del linguaggio presso la Pontifícia Universidade Católica con una tesi in traduzione dal titolo “Traduzir a densidade: Ó de Nuno Ramos” (Tradurre la densità: Ó de Nuno Ramos). Ha già pubblicato varie traduzioni dal portoghese all’italiano di brani selezionati di Nuno Ramos in riviste brasiliane di ricerca universitaria e traduzione. La sua ricerca nell’ambito di teoria e prassi della traduzione ha già avuto vari riconoscimenti istituzionali con sostegno di borse di eccellenza.
Fotografia di proprietà di Douglas Machado (2017).