Marco Sonzogni – da “Transiti”

SONZOGNIMarco Sonzogni (1971), studioso e traduttore, ha pubblicato cinque raccolte di versi: Assenze (2005), Alibi (2011), Prove di canto (2013), Tagli (2014) e Ci vuole un fiore (2014). I testi qui presentati sono tratti dalla silloge inedita Transiti.

Marco Sonzogni
da Transiti
(inediti)

SCAMBIO

                                                        in memoriam Mario Sonzogni (1930-2016)

I

sonzogni 01

Come la luce della petroliera in quei versi di Montale,
aspetto di scorgere gli occhi di una motrice forare
la nebbia di un’altra svogliata domenica pomeriggio.

Passeggeri oppure merci? Così siamo in ballottaggio,
finché il muso quadrato della littorina fa deragliare
l’esito a favore di papà. E scende la nostalgia, e risale.

II

Come in sogno eccomi in Ohio
accanto a una ferrovia: passa un treno merci
che dura due decine di rosario.

Tre motrici scure come bisonti
traducono una monocroma mandria di vagoni
che presto mi confonde i conti.

Ma una cosa è chiara: è troppo,
troppo lungo. Mi basta questo che fa scambio
a Tromello. E in gola un groppo

che si sgrana in una rima per te.
Così quando riparte chiedo conferma: “’L vena
da Pavia,” dici, “e ’l va a Varsè”.

ACHTUNG

sonzogni 03

I

Senza prenotazione, fuori orario,
e chissà perché.

Arriveranno i Tartari alla conquista
del tuo giaciglio. Non credere svista
il segno lontano del loro avvento.

Sulla riga che oggi distingue appena
blu di cielo, blu di mare, il tremolìo
del riverbero mi traduce in Drogo
e un esercito di pollini fa prologo
a ripensamenti e svagona lo stantìo
rifugio delle scuse. E nella cantilena

che occhi sicuri intonano sulla scena
di turno riesco a distinguere, brusìo
benigno, voce d’angelo. E prego
subito che non neghi al sacrilego
intreccio delle mie storie quell’oblìo
che spegne il ricordo di troppa pena.

Narreranno gli astanti, a stento,
il merito della premura. Che persista
nelle tue iridi l’ora che scuce la vista.

Fare attenzione: treno in transito
al binario tre.

(Allontanarsi dalla linea gialla
non serve per rimanere a galla.)

II

sonzogni 02

Stira le occhiaie
un suono di campane.

Elettricità di polline
in un giugno parigino:
un serpente di casule scarlatte
sospinge dentro alla cattedrale
quattro giovani presbiteri;
dietro benedice il cardinale
gli astanti e i passanti.

Incredulità d’infante
al battere di rintocchi:
per strappi robusti era il Paride
ad annunciare la festa o il lutto.
Toccò poi a me e fu soffitto
al primo slancio: una rituale
bozza d’ordinazione.

Stanca le rotaie
un merci di bestiame.

III

Con occhi da macchinista te ne accorgi
subito e chiedi se domani lo rivedremo.

Per adesso credo basti così. E se scorgi
dentro a ingranaggi che non attendono

la direzione dello strappo, subito fuggi,
sapendo che comunque ci ritroveremo.

Tutto scarterà da sogno in segno. Oggi,
al casello, saluta quando passa il treno.

IV

sonzogni Irma Brandeis. Mac Gregors Island and Other Stories

Stasera accolgo ancora il silenzio
che scende generoso dalla collina
di là dal mio giardinetto spoglio;

stasera accantono ancora le parole
che non servono a niente se non a
ricordarmi chi sono e non voglio;

stasera auspico ancora l’arrivo
di un angelo che in parte somigli
a me e in parte a un pipistrello;

stasera accetto ancora l’assenza
di ogni mio punto di riferimento
a parte l’oro duro del tuo anello:

stasera staziono ancora al casello
della paura e poi aspetto, sveglio:
sarò sicuro che non è un abbaglio
la paletta che mi attrena al cielo?

V

sonzogni heaney

Annuncio ritardo:

la bussola del mio tempo, qui,
ha deciso di sfogliarmi con meno lena:
sono poca cosa e contengo a malapena
un alveare di pensieri e peccati.

Eppure mi sembra che il cuore
mi sospinga deciso di là da questo stato:
e riconosco in me l’ombra che ha sfilato
il biglietto ad altro viaggiatore.

Scambio sguardo.


Marco Sonzogni (1971), studioso e traduttore, ha pubblicato cinque raccolte di versi: Assenze (2005), Alibi (2011), Prove di canto (2013), Tagli (2014) e Ci vuole un fiore (2014). I testi qui presentati sono tratti dalla silloge inedita Transiti.

Fotografia dell’autore di Tiziana Cera Rosco