Luisa Pianzola (Tortona 1960) è poeta e giornalista, laureata in storia dell’arte contemporanea. Ha pubblicato le raccolte: Una specie di abisso portatile (Milano, La Vita Felice 2015; premio Città di Sant’Anastasia 2015), Il ragazzo donna (Ibid., 2012), Salva la notte (Ibid., 2010), La scena era questa (Faloppio, LietoColle 2006), Corpo di G. (Ibid., 2003); Sul Caramba (1992). Ha inoltre pubblicate le plaquettes ed i libri d’arte In un paese straniero a volte ospitale (Fiori di Torchio 2013), Miniserie (Da>verso coincidenze 2013). Suoi testi sono stati pubblicati in riviste, saggi, antologie, siti web; è tradotta in inglese e francese e ha ricevuto riconoscimenti in numerosi premi internazionali. Ha collaborato con la rivista di poesia “La Mosca di Milano” e cura per LietoColle la collana Serre di Poesia. www.luisapianzola.com
Luisa Pianzola
(inediti)
*
Il tempo è un servo silenzioso
che consegna la comanda con lentezza
ma al punto di arrivare svolta all’improvviso
e tu non sai più di che ti piaceva saziarti
allora rifai l’ordinazione, ma il sapore è cieco
il ricordo non soddisfa
pronunci scandendo a chi non sente
con leggerezza arrivi a sperare che l’ora del pasto
passi in fretta.
*
Piano sequenza
1.
L’auto svolta a destra, dietro l’edificio
in costruzione. Procede a velocità moderata
verso il pioppeto vecchio incrociando un camion
della nettezza urbana. Nell’auto scura
pare non ci sia nessuno e invece
una mano che cambia, una nuca piccina
Tutti hanno visto nella città inanimata
il lento procedere nel buio a scalare le marce,
lo sfilare teso e raccolto senza futuro
se non un profitto di conoscenza.
2.
L’auto e il conducente sono amici
filano inosservati e infatti a chi importa
il procedere silenzioso, la sequela ordinata
di manovre, la piena regolarità
di un automezzo in funzione,
ritmo anonimo lungo la statale.
3.
L’auto avanza senza esitazione
poi rallenta all’altezza dell’imbocco Dorio
per l’occasione festiva riaperto al traffico.
Qui la vista si offusca, poi si rischiara,
questione di un attimo
Sempre nessuno al volante
quasi mai nessuno a fianco del guidatore
ma una manina, una fermezza inusitata,
piani d’allerta per il pomeriggio.
*
Il punto di vista della cassiera
1.
Il suo mondo veleggia al di là
del tornello. Prezzi digitati quando non passa
il codice a barre, unghie curate (perché è lì
che si gioca la partita). In tutto l’universo non c’è
una cassiera furiosa con chi le passa accanto.
Lei è potente in ogni istante
perché niente può ferirla.
Lei è la cassiera sorridente.
2.
Sciamano code di clienti. Uno di loro
potrebbe stuprarla o chiederla in sposa
lei dice buongiorno ha la tessera
si infastidisce solo un poco con le monetine
del randagio, ma le conta fino all’ultimo centesimo.
Si assesta sullo sgabello, noi tamburelliamo
sul bancomat se l’anziana insiste
lei ha un occhio truccato placido
l’altro attento all’orario, un suo strabismo di routine.
Il suo tempo non somiglia al nostro
non ha nulla di fisico.
3.
Cassiera è un’idea ancestrale, una santa
per consumatori smarriti, una dea vergata di fresco.
Il pubblico non ne indovina il profumo,
benché dozzinale, ma è attratto dal suo distacco
premuroso. La voce, poi, quando al microfono
modula un annuncio di servizio
è molto più di un canto. Apprende velocemente
il suo mestiere, si destreggia con sapienza
tra i prodotti, strappa con perizia lo scontrino
sfiorandoti l’indice nel consegnartelo.
Non parlare o parlare troppo alla cassiera
significa ottenebrare di merci il suo sorriso.
La merce scorre regolare timbrata amorevole
sotto il suo gesto materno.
N.d.A.: La silloge Piano sequenza è ispirata alla vicenda del piccolo Lorys Stival, ucciso a Santa Croce Camerina il 29 novembre 2014.
Luisa Pianzola (Tortona 1960) è poeta e giornalista, laureata in storia dell’arte contemporanea. Ha pubblicato le raccolte: Una specie di abisso portatile (Milano, La Vita Felice 2015; premio Città di Sant’Anastasia 2015), Il ragazzo donna (Ibid., 2012), Salva la notte (Ibid., 2010), La scena era questa (Faloppio, LietoColle 2006), Corpo di G. (Ibid., 2003); Sul Caramba (1992). Ha inoltre pubblicate le plaquettes ed i libri d’arte In un paese straniero a volte ospitale (Fiori di Torchio 2013), Miniserie (Da>verso coincidenze 2013). Suoi testi sono stati pubblicati in riviste, saggi, antologie, siti web; è tradotta in inglese e francese e ha ricevuto riconoscimenti in numerosi premi internazionali. Ha collaborato con la rivista di poesia “La Mosca di Milano” e cura per LietoColle la collana Serre di Poesia. www.luisapianzola.com
Fotografia di proprietà dell’autrice