Luca Pizzolitto
(inediti)
*
Echi nella notte, spari.
Ti sposti poco più in là,
abbracci il cuscino sudato.
Sono pestato a sangue
da quest’afa che toglie il respiro.
Ci crolla addosso il tempo.
Un gesto crudele canta l’assenza,
il giorno precipita arreso,
non ricordo il tuo nome.
E tu rechi in dono al mio niente
fiori secchi di nostalgia.
*
AL SOLE DI UN NUOVO APRILE
Nello spazio aereo degli amori persi
nei cortili silenziosi imbrattati dal freddo
sulla tua pelle il miracolo dei giorni
la resa quotidiana il capogiro dei venti
ogni pezzo di me smembrato nella luce,
ricompongo dalle rovine il canto.
Restituire il piacere al perché delle mani.
Nell’indugio della sera osservo
un orizzonte di ciminiere spente
e grattacieli.
Resto a terra, indifeso.
*
INCONTRARSI
La mia città non ha nome;
al centro, vicino alla chiesa,
un unico dolore.
Ti ritroverò domani
nell’assedio di un tramonto,
nell’indugio della sera,nel vino che rinfranca.
Fotografia di proprietà dell’autore.