Tomaso Kemeny
da Nella bolgia della vergogna
(Inedito)
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“Ogni mattina nel farmi la barba
scrivo un libro: sul frontespizio
di ogni libro vergo al vetriolo
l’essere umano onde mi vergogno 1765
echeggiando l’Inferno”78
così si tormenta il Malcontento
nato a Trieste settantatre anni fa.
Si muore di vergogna
evocando fatti come quelli di 1770
San Saba, crimini eccedenti
ogni possibile perdono
Un edificio per la pilatura
del riso divenne un cratere
a gas per la soppressione 1775
di molti inermi e non li soccorse
il prodigio come nel territorio
di Moria,79 dove lo stesso Dio
provvide l’agnello per l’olocausto.
I superstiti furono lì di transito 1780
per Buchenwald, Dachau e Auschwitz.
Ed è più ripugnante di un ufficiale
della Gestapo il fanatico di oggi
che nega di potere riconoscere
forni crematori, baracche, 1785
filo spinato, fili
elettrici ad alta tensione,
torrette guarnite di mitra
e di riflettori, fanatico
accorto solo quando si tratta 1790
di cancellare dalla memoria
corpi decomposti in fosse
comuni, di ignorare
brandelli di stoffa
corrosi dalla calce viva,
frammenti di scrittura
quasi disciolti nei taschini
posteriori dei pantaloni
inzuppati di pioggia…
E nessuno difese gli inermi! 1800
” In un lampo di insensatezza
bande di Caini erranti per l’eternità
indossando la divisa del Terzo Reich
(ma sono propensi a indossare
qualsiasi uniforme consacrata 1805
alla ‘disinfezione’ del mondo)
ci trascinarono, noi ebrei,
noi gentili sovversivi,
in un parco boscoso
e in mezzo ai cipressi 1810
fecero fuoco finché caddi
su un sasso coperto di muschio
e su di me cadde mio fratello,
‘stattene fermo e non respirare’
furono le sue ultime parole. 1815
‘Questi due respirano ancora’
sancì la voce di un giustiziere
e poi sangue e fango si rappresero
sulle vanghe degli scavafossi…”
“Voci di inermi straziati 1820
mi tornano in incubi a occhi aperti
sommersi nelle schiume da barba
ricche e cremose, seit Generationen
geniessen! apprezzate da intere
generazioni (ma pur senza profitto 1825
si sciacqua, si sciacqua facilmente)…”
78 La risiera di San Saba fu l’unico lager nazista sul suolo italiano. Dal 1965 è monumento nazionale.
79 Cf. Antico Testamento, Genesi, 22, 1-13. Per mettere Abramo alla prova, Dio lo invita ad andare nel territorio di Moria e di offrire in olocausto il suo unico figlio Isacco. Ma nell’estremo istante un angelo interviene, facendo sostituire Isacco con un ariete.
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