João Luís Barreto Guimarães, tre testi da Você está Aqui – traduzione dal portoghese di Chiara De Luca ed Eleonora Rimolo

João Luís Barreto Guimarães STRUGA photo 6 800x801João Luís Barreto Guimarães è nato a Porto il 3 giugno 1967. Poeta e traduttore, divide il suo tempo tra Leça da Palmeira e Venade. O Tempo Avança por Sílabas riunisce 100 poesie selezionate dall’autore tra i dieci libri che ha pubblicato finora per diverse cade editrici tra cui Quetzal. I testi qui tradotti da Chiara De Luca ed Eleonora Rimolo sono tratti da Você está Aqui, (2013). Per il libro Mediterrâneo, nel 2016, gli è stato assegnato il Premio nazionale di poesia Antonio Ramos Rosa. Il suo lavoro è rappresentato in antologie poetiche e riviste letterarie di numerosi paesi.
João Luís Barreto Guimarães, da Você está Aqui, Quetzal Editores 2013
Traduzione dal portoghese di Chiara De Luca ed Eleonora Rimolo

Cerveja & remorsos

Os dias: deposito-os na pele. Deus (ou
qualquer coisa por Ele) está com certeza
por trás desta tarde de domingo (o
Verão chegando ao fim imenso
em seus labirintos)
acautelamos derrotas milímetro a
milímetro. Por vezes
(mais distraídos) somos
tecnicamente felizes
abrindo nozes ao meio (quais cirurgiões das meninges)
desenrrolando croissants à procura
do infinito. Mas
sabes quando sabe
a derrota apesar de ter vencido?
Não se vence por inteiro quando o
tempo é o inimigo.

Birra & rimorsi

I giorni: li deposito sulla pelle di Dio (o
chi per Lui) sta con certezza forse
dietro questa domenica pomeriggio (l’
estate che arriva ad una fine immensa
nei suoi labirinti)
ci cauteliamo dalle sconfitte millimetro per
millimetro. A volte
(più distratti) siamo
tecnicamente felici
aprendo le noci al centro (come chirurghi delle meningi)
distribuendo croissants su richiesta alla ricerca
dell’infinito. Ma
sai quando conosci
la sconfitta nonostante tu abbia vinto?
Non si vince del tutto quando
il tempo è nemico.

*

Grand Tour

Tinhas os olhos azuis (o olhar:
ainda verde) não
passávamos de uns tontos errando pela Via Veneto –
termos provado um espresso na Piazza Barberini
só sublinhou ainda mais o arquétipo
de turistas. Mas
foi sempre esta cidade morada de
estrangeiros perdidos
que o diga o jovem Keats (1821)
para quem a scalinata que desce à Piazza di Spagna
bem poderia plasmar um desses locus amœnus
(desde que experimentado com
densidade de espírito).
Não tornaste ainda a Roma (à
glória vã
desses dias) dizem que
lançar moedas à Fontana di Trevi
garante ao jogador o regresso
a essas
ruas. Tão fácil é
subornar o destino?

Grand tour

Avevi gli occhi azzurri (lo sguardo:
ancora verde) non
passavamo per matti errando lungo Via Veneto –
l’aver assaggiato un espresso in Piazza Barberini
non fece che accentuare l’archetipo
dei turisti. Ma
questa città è sempre stata dimora
di stranieri dispersi
lascia che a dirlo sia il giovane Keats (1821)
per il quale la scalinata che discende a Piazza di Spagna
potrebbe essere uno di quei locus amoenus
(da allora sperimentato con
una certa densità di spirito).
Non sei ancora tornato a Roma (alla
gloria vana
di questi giorni) dicono che
lanciare monete nella Fontana di Trevi
garantisca al giocatore il ritorno
a queste strade. È così facile
corrompere il destino?

*

Still life

Os livros
abandonados no apartamento de Jan falavam
línguas distintas. Podíamos ir pelas estantes
(desrespeitando fronteiras)
tentando adivinhar quem os teria legado
(quem sabe se em desagravo
pelo final da história)
suponho que pelo desvelo que impele
à partilha. Cruzando o apartamento
alugado tantos anos saudei
nos livros esquecidos a experiência do mundo
(breves rasgões na lombada
testemunhando a viagem) o olvido
por companhia cedo demais
para morrer. Nessa idade em que uma mão (a
minha a sua:
leitor) podia da vida quieta
extrair vida ainda.

Still life

I libri
abbandonati nell’appartamento di Jan parlavano
lingue diverse. Potevamo girare tra gli scaffali
(non rispettandone i confini)
cercando di indovinare chi li avrebbe ereditati
(chissà, un risarcimento
per la fine di una storia)
suppongo per lo zelo che spinge
alla spartizione. Attraversando l’appartamento
in affitto per così tanti anni saluto
nei libri dimenticati l’esperienza del mondo
(brevi lacrime lungo il dorso
Che testimoniano il viaggio) l’oblio
come compagnia troppo presto
per morire. A quella età una mano (la
mia la sua:
lettore)
poteva dalla vita tranquilla
estrarre ancora la vita.


Fotografia di proprietà dell’autore.