Ivonne Mussoni è nata a Rimini nel 1994, nel 2020 si laurea in Italianistica e Culture letterarie europee presso l’Università di Bologna. Per Giulio Perrone Editore esce nel 2017 la sua prima raccolta di poesie dal titolo La corrente delle cose ultime e nel 2021 la raccolta Sirene, che risulta finalista al premio Carducci. Suoi testi sono presenti nel volume 44, Voci e sguardi dei tarocchi, pubblicato nel 2023 per l’editore Fve. Collabora con l’associazione artistica Pandemia.
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La neve ha ghiacciato
prima che ci fosse il tempo
di dire a qualcuno che nevica.
E qui non c’è nessuno.
Qui ricorda le campagne
ma senza i tralicci della luce
senza il grano
le bisce d’acqua e i gatti.
Ricorda le campagne
ma solo per il vuoto
dei campi nella nebbia
e non ci sono campi
e non c’è nebbia.
*
La dea del disfacimento
è un pavone bianco,
ha aperto la coda e la neve
ha iniziato a cadere a ventaglio.
La via dell’argento è nel piombo
dice la dea, nello spazio vuoto
che sei stato
c’è lo spazio aperto che sarai.
*
C’è argento
nel primo temporale d’agosto,
in certi stati della mente
una vena lunga, rilucente
come il guizzo dei pesci abissali.
C’è argento nei ghiacciai
e in tutto ciò che è freddo,
nello spettro lento
di uno che si è amato
e che va via.
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© Fotografia di Sandro Cristallini