Ugo Magnanti ha pubblicato diverse opere di poesia, tra le quali, più recentemente, Il nome che ti manca, peQuod, con due note di Carlo Bordini e Rino Caputo, 2019; il poemetto in ‘stanze’ L’edificio fermo, con prefazione di Antonio Veneziani e una nota di Cristina Annino, FusibiliaLibri, 2015; e la plaquette Ciclocentauri, con tavole di Gian Ruggero Manzoni, FusibiliaLibri, 2017. Fra le curatele Quanto non sta nel fiato, tutte le poesie della poetessa serba Duška Vrhovac, prefazione di Ennio Cavalli, FusibiliaLibri, 2015; Sogni di terre lontane, di Gabriele D’Annunzio, prefazione di Pietro Gibellini, Scoprirenettuno, 2010. Fra le tante presenze a manifestazioni di poesia, nel 2012 ha partecipato al 49° “Festival internazionale degli scrittori di Belgrado”. Ha ideato e diretto numerosi eventi letterari e ‘azioni poetiche’ in varie città italiane, con centinaia di presentazioni, incontri, rassegne, letture. Nel 2010 ha ideato e diretto “Nettuno Fiera di Poesia”: poeti, libri di poesia, piccoli editori nel Lazio. Insegna materie letterarie in un istituto superiore.
Raffaela Fazio, nata ad Arezzo nel 1971, è poetessa e traduttrice. Dopo aver vissuto dieci anni all’estero, si è stabilita a Roma. Laureata in lingue e politiche europee (Grenoble) e specializzata in interpretariato (Ginevra), ha conseguito a Roma un diploma in scienze religiose e un master in beni culturali, con studi incentrati sull’esegesi biblica e sull’iconografia cristiana. È autrice di diversi libri di poesia. Le ultime raccolte sono “L’arte di cadere”, con prefazione di Paolo Ruffilli (Biblioteca dei Leoni, 2015), “Ti slegherai le trecce” (Coazinzola Press, 2017) e “L’ultimo quarto del giorno” (La Vita Felice, 2018) con prefazione di Francesco Dalessandro.
Mattia Tarantino è nato a Napoli nel 2001. Cura la sezione di poesia per la piattaforma artistica Nefele; fa parte della redazione di Bibbia d’Asfalto – Poesia urbana e autostradale. È presente in diverse riviste e antologie. Sue poesie sono state tradotte in russo e siciliano. Tra l’angelo e la sillaba (Terra d’ulivi edizioni, 2017) è la sua raccolta d’esordio.
Bruno Bartoletti nasce a Montetiffi, una piccola frazione del comune di Sogliano al Rubicone (FC), dove tuttora risiede. Laureatosi nel 1967 in Materie Letterarie presso l’Università degli Studi di Genova con una tesi su Giovanni Pascoli, nel 1974 è nominato assistente ordinario alla cattedra di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Torino, nomina a cui rinuncia per dedicarsi all’insegnamento negli istituti tecnici dove svolgerà dal 1981 la funzione di preside. Uomo di scuola e promotore culturale, presso l’Università di Aix en Provence ha svolto un dottorato di ricerca d’Etudes Romanes con un lavoro su Dino Campana. Si è sempre dedicato alla poesia fin da ragazzo, ma solo in età matura ha cercato di dare ordine e sistemazione al suo lavoro. Nel 1997 pubblica il suo primo volume di liriche, Trasparenze– Frammenti di memorie cui seguono Le radici (2000) Parole di Ombre (2001), Il tempo dell’attesa (Società Editrice Il Ponte Vecchio, 2005) e Sparire in silenzio ritrovando il vento delle strade (2012). Presiede l’Associazione culturale “Agostino Venanzio Reali” e l’omonimo premio nazionale di poesia.
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