Giorgio Ghiotti è nato nel 1994 a Roma dove studia Lettere presso l’università La Sapienza. Ha esordito nella narrativa con la raccolta di racconti Dio giocava a pallone (Nottetempo, 2013) facendo seguire la raccolta di poesia Estinzione dell’uomo bambino (Perrone, 2015). Di prossima pubblicazione le interviste alle grandi scrittrici e poetesse italiane Mesdemoiselles. Le nuove Signore della Scrittura (Perrone, gennaio 2016). Collabora con riviste letterarie quali Nuovi Argomenti, Nazione Indiana, Orlando esplorazioni. Scrive sulle pagine culturali de l’Unità.
Giorgio Ghiotti
(inediti)
(Silvana)
Dai capelli non avevo capito
questa festa di niente la domenica.
Ora non si va a passeggio dopopranzo
fino al Faro,
né si ride di un dolore normale
dietro la schiena aggrappato
come facevo anch’io nel ’97,
ignorando la fragilità delle ossa
che già iniziavano l’addio.
C’è una luce chiara su villa Sciarra
e non vuol dire niente
questa domenica dei corpi.
Un segno
Fin qui le vite avranno fatto storia
e dopo la storia lasceranno un segno
a riallacciare da parte a parte
le ferite di questo nostro
del tutto sconosciutissimo regno.
*
Il pallone che hai calciato nel ‘70
è ancora qui, Renzo, in piazza dei Sanniti,
è alle mie spalle stese contro il sole
a dire, delle nostre, la tua giovinezza.
Ma altri sono gli anni, e quelli già finiti
ti parlano di cose che sanno stare mute:
case, ma come inabitate, palazzi
dai bordi indefiniti, mangiati dalla vita
ci insegnano come si resiste.
Fotografia di proprietà dell’autore.