Francesca Moccia è nata a Ponte (Benevento) nel 1971. Ha pubblicato La muffa del creato (Faloppio, LietoColle, 2005), Widerbeast (con Jack Underwood, Milano, EDB, 2013), erbaluce (con disegni di M. Dagnino, Salerno, Edizioni L’Arca Felice. 2015). Sue poesie compaiono in Poeti di vent’anni (a cura di M. Santagostini, Varese, Stampa, 2000), Nuovissima poesia italiana (a cura di M. Cucchi e A. Riccardi, Milano, Mondadori, 2005), Quadernario (a cura di M. Cucchi, Faloppio, LietoColle, 2015) e Bisestile di poesia 2016 (EDB, Milano 2016).
Francesca Moccia
(inediti)
*
Notte mastica costiere di marzo.
Altrove in giro dopo giorni fatica delle tue parole.
Buio buono continui
passi, non è un annuncio
il resto del tempo che percorro. Diverso dall’inizio
il suo corpo.
*
Vivere privo di mutazioni
vecchio genere la fortuna
bendato in pensieri
a calamita
si spoglia il corpo in atti, un teatro
umano sputa mescola
separa in silenzi da tenaglie.
*
Restano le ore
piccole quantità di cose
fioriscono grandi peonie
dormono nelle mani le zanne del leone,
odore di orme.
Questo è il tuo stato.
*
Filato nei sogni
tenue viso svelto
e il tempo e il da farsi.
Esatto io so di ogni necessità.
Teso mi capita un vecchio sussultare.
La valle ha sminuzzato la salvia
a voce riesco ad affacciarmi.
Massimo Dagnino, Impresagito, matita su fotocopia 2016
Francesca Moccia è nata a Ponte (Benevento) nel 1971. Ha pubblicato La muffa del creato (Faloppio, LietoColle, 2005), Widerbeast (con Jack Underwood, Milano, EDB, 2013), erbaluce (con disegni di M. Dagnino, Salerno, Edizioni L’Arca Felice. 2015). Sue poesie compaiono in Poeti di vent’anni (a cura di M. Santagostini, Varese, Stampa, 2000), Nuovissima poesia italiana (a cura di M. Cucchi e A. Riccardi, Milano, Mondadori, 2005), Quadernario (a cura di M. Cucchi, Faloppio, LietoColle, 2015) e Bisestile di poesia 2016 (EDB, Milano 2016).
Fotografia di proprietà dell’autrice