Federica Gallotta, inediti

Federica Gallotta, inediti

Il corpo già ai vent’anni è il frutto esatto
di tutte le cadute con colluttazioni. Le smagliature
dell’adolescenza perché hai mangiato troppo o troppa
poca carne stress sdraiata sul letto di procuste trattamento
infallibile certo. L’unghia dell’alluce che cresce spezzata
alla matrice deviata per trauma. Colpa del piatto colorato
di cuba e non ci sono neanche mai più stata. Sogno
la guaiava qui mica è buona come là succulenta.
Il canino di destra che manca della punta ingoiato
una notte in galleria sulla strada per perugia. A terni
breve sosta per fratture trauma cranico pure lì gli attacchi
epilettici rischiati fino al primo sangue. Sparse cicatrici
sulla fronte per abbraccio al pino la matiz con la barra
di torsione. La racconto non più l’altro. Guidare è bello
solo in campi aperti elisi. Ogni tot ripetere la ricognizione
per presa di coscienza della geografia anatomica del sono
così adesso perché prima ero in altro modo diverso.

***

Sei venuto a casa mia odiosamato e hai portato
distici di cimase per le mensole impolverate
della cucina, pasticcini e un non so che di vecchio. Io
mi sentivo come quando la mattina presto
per gli arti intorpiditi il corpo è un tutt’uno
col pensiero. C’ero, eccome, ma non c’ero mica.

***

Nel manuale c’è scritto di
non nominare i morti, non
nominare i vivi quando
sono assenti. Non nominare
nemmeno dio, invano, ma
nomina tutto

il creato – le cose del mondo
le sole che rimarranno.

***

Una tenda è una tenda. Un vaso
è un vaso ma noi: chi siamo? Dite:
polimorfi poliedrici poi simultanei
salti nel vuoto. Vivere sì, ma immersi
insieme in una rete che è una torre
da scalare. Sovraesposizione e flussi
migratori – impulsi sessuali. Ma quando
vai a toccare e cerchi il caldo della mano
è tutto un fluido acido che dissolve
il grido polifonico in chiacchiere.

*La foto è di OfficinaVisiva

 

Nota bio-bibliografica

Federica Gallotta è nata il 13 luglio 1990 a Tarquinia, in provincia di Viterbo, e vive nel capoluogo, dove nel 2017 si è laureata in Filologia Moderna all’Università degli Studi della Tuscia. Sempre nel 2017 ha pubblicato presso Giuliano Ladolfi Editore la sua prima raccolta di poesie, Altri nuovi giorni d’amore, e nel 2020 Modi indefiniti, edito da Interno Poesia. Sue poesie sono state pubblicate in varie riviste e attualmente insegna Lettere alla scuola superiore di primo grado.