Cosa accade quando si tenta di scrivere dell’amore senza usare metafore?
“Tenor”, la poesia di Eric Yip qui tradotta dalla sua silloge Exposure, nasce da quell’impossibilità. Cerca di dire soltanto il tenore – la pura sensazione – senza i veicoli abituali dietro cui il linguaggio si nasconde. Niente simboli, niente travestimenti. Il suo spirito deve molto alla poesia senza titolo di Fernando Pessoa «Agora que sinto amor / Tenho interesse no que cheira», scritta attraverso il suo eteronimo Alberto Caeiro. Come Caeiro, anche questa poesia cerca la tenerezza nell’immediatezza, la bellezza in ciò che semplicemente è. Pur avvicinandosi alla forma del sonetto, la poesia ne oltrepassa i confini e si chiude su un’immagine notturna e quieta, che porta con sé un’eco di desiderio (il suggerimento delle pesche assaporate al buio). Il momento appare fugace, sospeso, come trattenuto in un respiro o catturato nell’inquadratura di una fotografia. Una poesia non sul concetto d’amore, ma sulla sua presenza viva.
Piero Toto
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Tenor
Now that I feel love, all metaphors
have turned duplicitous. We lay
down in the meadow to read.
Grass crammed into our necks.
There were no buildings, only words
or sequences of words I could use
to describe my feelings for you but
chose to reveal piecemeal so as to
remain mysterious. And when
you laid your calves over mine,
the fuzz reminded me of grass cut
exceedingly finely, or that night
when we shed all pretences, took
off our clothes, split peaches
in the dark and ate them.
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Tenore
Adesso che sento amore, ogni metafora
diventa sleale. Ci sdraiamo
sul prato a leggere.
L’erba ci preme sul collo.
Nessun palazzo, solo parole
o sequenze di parole da sfruttare
per dirti ciò che provo,
ma scelgo di svelarmi a poco a poco
per restare un mistero. E quando
appoggi i polpacci sui miei,
la peluria mi ricorda l’erba
tagliata troppo fine, o quella stessa notte
in cui ci spogliammo di ogni finzione,
togliemmo i vestiti, condividemmo pesche
nel buio e le mangiammo.
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Eric Yip, poeta originario di Hong Kong e autore della silloge Exposure (ignitionpress, 2024), ha ottenuto il primo posto nel concorso nazionale di poesia del Regno Unito e si è aggiudicato un Eric Gregory Award conferito dalla Society of Authors. È stato inoltre finalista sia al Forward Prize for Best Single Poem che al Michael Marks Poetry Award. I suoi lavori sono stati pubblicati in Best New Poets, The Guardian, The Poetry Review e Poets & Writers.
Piero Toto è un poeta bilingue italo-britannico residente a Londra, dove lavora come traduttore e docente di traduzione. Le sue poesie in inglese sono apparse su lit-blog, antologie e riviste britanniche e internazionali. In Italia ha pubblicato la silloge tempo 4/4 (Transeuropa Edizioni, 2021) e collabora come traduttore di poesia britannica contemporanea con le redazioni di «Atelier» e «Laboratori Poesia». È inoltre co-editor della rivista di poesia multilingue «Atelier International».
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© Fotografia dell’autore


