Charles Ducal (Lovanio, 1952) è uno dei più importanti poeti belgi di lingua olandese. Debutta nel 1987 con la raccolta Het huwelijk alla quale ne seguiranno altre sei. Nel 2012 esce Alsof ik er haast ben. Verzamelde gedichten 1987-2012, opera che raggruppa la sua intera produzione poetica. Una nuova raccolta è prevista in uscita quest’anno. Le poesie di Charles Ducal -anche se a prima vista di forma classica- affrontano in realtà i conflitti interiori direzionando lo sguardo verso l’impegno sociale. Una metafora della situazione sociale e politica belga dalle molteplici anime sia linguistiche che civili.
Charles Ducal
(inedito)
traduzione dall’olandese di Pierluigi Lanfranchi
In anteprima italiana per Atelier la nuova poesia scritta da Charles Ducal nella sua nuova veste di “Poeta Nazionale” del Belgio.
Stem advies van de zes van Leuven
Slapeloze nacht vóór de stemming.
Zes mannen staan op uit het plein,
uit de krijtlijn, de koperen bloedplas
en gaan door de straten, dwars
door de late drinker, het kussend stel,
de zingende student, en slaan hun kop
op de deuren, de klop van zes schedels
die al seen geheugen hun dood
willen ingeprent in ider huis.
In de slapende hoofden gisten de leuzen,
dobberen onvrede, wevel en angst
voor de tijden die zwart zijn, fluiten
de stemmenvangers hun deuntjes opnieuw
en opnieuw tot de prachtigste leugens.
de huizen zijn zonder voedsel voor inzicht
en strijd. Het is tijd om op te staan,
bonken de schedels. Het is zo lang geleden
dat het de slap niet verstoort. Maar hier
of daar moet ere en toch ontwaken, een
die onthoudt wat hij juist heft gedroomd.
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(traduzione dall’olandese di Pierluigi Lanfranchi)
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Indicazione di voto dei sei di Lovanio
Notte insonne prima del voto.
Sei uomini si alzano dalla piazza,
dalle sagome di gesso, pozze di sangue
di rame, se ne vanno per le strade,
attraverso l’alcolizzato che si attarda,
la coppia che si bacia, lo studente che canta,
e bussano alla porta con le loro teste,
un colpo di sei crani che vogliono
come una memoria la loro morte inculcata in ogni casa.
Nelle teste addormentate fermentano gli slogan,
galleggiano malcontento, risentimento e paura
per i tempi bui, gli accalappia voti fischiettano
i loro ritornelli ancora e ancora
fino a farne splendide menzogne.
Le case non hanno di che alimentare
l’intuizione e la lotta. È tempo di alzarsi,
battono i crani. È successo così tanto tempo fa
che non turba più il sonno. Ma qui o
là bisogna pur che si svegli qualcuno,
qualcuno che ricordi ciò che ha appena sognato.
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Nota: la poesia è inspirata d “I sei di Lovanio”. A Lovanio, nella piazza Quintin Metsys, è stato posto un monumento su richiesta del sindacato FGTB del Brabante fiammingo. Gli artisti Lucas Bernaerts e Luc Cauwenberghs hanno immortalato i sei manifestanti per il suffragio universale che furono abbattuti il 18 aprile 1902 dalla Guardia Civile.
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il 29 Gennaio 2014 il Belgio ha ufficilamente nominato Charles Ducal “Poeta Nazionale”: avrà il compito di comporre almeno 6 poemi l’anno su temi ‘”belgi”, che verranno tradotti in tutte le lingue nazionali del paese (neerlandese, francese e tedesco).
Il “Poeta Nazionale” resterà in carica per due anni e a fine mandato ne verrà nominato uno nuovo. La scelta prevede che la comunità linguistica di provenienza del letterato dovrà cambiare, alternando così le anime del paese: fiamminga di origine olandese, vallona e francofona e la piccola (e spesso ignorata) comunità germanofona.
Creatori e promotori dell’iniziativa sono il Centro della Poesia di Gand (Fiandre), la Casa della Poesia di Namur (Vallonia), l’organizzazione letteraria Vonk & Zonen (Anversa), l’associazione Passa Porta e Casa delle Letterature (entrambe di Bruxelles)
l’esclusiva per la lingua italiana è stata data alla rivista Atelier
Charles Ducal (Lovanio, 1952) è uno dei più importanti poeti belgi di lingua olandese. Debutta nel 1987 con la raccolta Het huwelijk alla quale ne seguiranno altre sei. Nel 2012 esce Alsof ik er haast ben. Verzamelde gedichten 1987-2012, opera che raggruppa la sua intera produzione poetica. Una nuova raccolta è prevista in uscita quest’anno.
Le poesie di Charles Ducal -anche se a prima vista di forma classica- affrontano in realtà i conflitti interiori direzionando lo sguardo verso l’impegno sociale. Una metafora della situazione sociale e politica belga dalle molteplici anime sia linguistiche che civili.
Fotografia di Merlijn Doomernik
Pierluigi Lanfranchi (1973) vive tra Amsterdam e Aix-en-Provence, dove insegna letteratura greca all’Università. Ha pubblicato la plaquette Canicula (2007) e la raccolta Latitudini (2008). Sue traduzioni del poeta olandese Nachoem Wijnberg sono apparse su Testo a Fronte e l’Almanacco dello Specchio. Ha inoltro tradotto Fermata provvisoria di Erik Lindner (edizioni CFR, 2013).
Per Atelier ha tradotto Charles Ducal, qui