Cristiano Poletti – da “Temporali”

POLETTICristiano Poletti (Treviglio, 1976) è Laureato in Storia all’Università di Padova ed è impiegato all’Università di Bergamo. E’ autore delle raccolte Mari diversi (Ferrara, Book, 2004); Non Nome (Lecce, Manni, 2007); Porta a ognuno (Forlì, L’arcolaio, 2012) e del saggio Trovandomi in inviti superflui in L’attesa e l’ignoto – L’opera multiforme di Dino Buzzati (a cura di Mauro Germani, Ibid., 2012). Dal 2007 dirige Trevigliopoesia, festival poesia e videopoesia (www.trevigliopoesia.it). E’ redattore del lit-blog Poetarum Silva.

Cristiano Poletti
da Temporali
(inediti)

 

Terrazzo nella Bassa Bergamasca

Fisso il rilievo dei colli e non basta,
esistenza che mi hai dato, mi hai fatto
precipitare in lezione. Non basta
raccontarti il terrazzo
con su semplici mani, la ringhiera
spalle ai colli. Nel non vederli sappi,
ho pensato mano a mano il viaggio;
ho viaggiato fino a riconoscerla
mia, non illustre, bassa: questa
la specola più onesta.

Lettera dallo stesso luogo
POLETTI porta a ognuno
Vivo qui, mi racconti, dove
porta a un solco doloroso
il mercato dei giorni: chi
in settembre assente
si mescola al giro a vuoto
di un vinile; chi
toglie dal fuoco un’ombra prolungata
nel genio antico della casa; chi nello stesso luogo
si abbandona già al gelo di uno specchio
e sputa
sul quaderno della fine.
Aperto sempre, e ora. Ora, non credere,
niente si è perso,
in filigrana. Le perdite
tornano. Sono qui coi miei anni
in un solco doloroso, e felice,
dici, tornano i loro visi.

Da qui vivi, ti dico. È tutto.

Informazioni

Vengo informato, la pioggia comincia.

 

Memoria delle lettere. Le esse
cominciano le parole che tocca:
la salvia, il suono, smossa terra, odore.
E schiuse le erre, su una erre mi fermo.

L’aria ha un colore, sopra i tetti
e si forma un’idea, è di lontano,
dove si pensa la felicità.

Lentamente si forma:
questi e quegli altissimi piani
che non smettono di chiamarsi
e i visi i campi
evocati, evocati
sono quello e quest’uomo, nel guardarsi:

uno aspettava, girava nel grigio
tra il suo terrazzo e il cielo.
L’altro l’ha visto, ne ha scritto la crepa.

La scena è solo cominciata.


Cristiano Poletti (Treviglio, 1976) è Laureato in Storia all’Università di Padova ed è impiegato all’Università di Bergamo. E’ autore delle raccolte Mari diversi (Ferrara, Book, 2004); Non Nome (Lecce, Manni, 2007); Porta a ognuno (Forlì, L’arcolaio, 2012) e del saggio Trovandomi in inviti superflui in L’attesa e l’ignoto – L’opera multiforme di Dino Buzzati (a cura di Mauro Germani, Ibid., 2012). Dal 2007 dirige Trevigliopoesia, festival poesia e videopoesia (www.trevigliopoesia.it). E’ redattore del lit-blog Poetarum Silva.

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