Carmen Gallo (Napoli, 1983). Si occupa di poesia metafisica del Seicento inglese (Donne, Herbert, Crashaw) e dei rapporti tra teologia e letteratura, che sta approfondendo nel Dottorato in Letterature Comparate giunto quasi a conclusione all’Università “L’Orientale” di Napoli. Ha scritto su Donne, ma anche su Beckett e T.S.Eliot, ed ha in progetto di curare l’edizione di alcune opere di Thomas Traherne. Ha scritto anche per il teatro (Lulamem, 2008, con Marianna Garofalo e Milena Cuccurullo) e ha collaborato con compagnie di teatro di ricerca e video-produzioni. Collabora con la rivista on-line di studi sulla traduzione “Il porto di Toledo”, e con diverse case editrici come traduttrice dall’inglese. In poesia ha esordito nel 2006 organizzando e partecipando con altri poeti e artisti napoletani alla mostra itinerante di poesia e pittura “I Dis-Armati”. Suoi testi sono stati pubblicati nelle antologie Registro di poesia # 3 (Napoli, Edizioni d’If, 2010) e Registro di poesia # 5 (Ibid., 2012). Del 2014 è la sua prima raccolta, Paura degli occhi (Forlì, L’Arcolaio)
Carmen Gallo
(inedito)
L’uomo ha ballato e sudato
per tutto il tempo della festa
ha squarciato l’aria densa
di una stanza affollata
ha mostrato i denti e i passi
ha risposto agli impulsi
cadendo piano all’indietro.
La musica è alta
e la voce non arriva a spalancare
la finestra. Tutti sentono
la mancanza dell’aria. Noi
siamo in piedi a sostenere il soffitto
che è diventato sempre più curvo
e poi è caduto, e ci ha raccolti
e siamo diventati pareti bianche
conchiglie con le bocche chiuse.
Fotografia di proprietà dell’autrice.