Bernardo Pacini (1987), vive a Firenze. Ha pubblicato Cos’è il rosso (Firenze, Edizioni della Meridiana, 2013; con una introduzione di Gianfranco Lauretano) con cui ha vinto, tra gli altri, il premio “Sertoli Salis Opera Prima”, il premio “Antica Badia di San Savino” e il premio “Beppe Manfredi”. È stato finalista del premio “Ceppo under 35 – Luca Giachi”. È inoltre incluso nell’antologia La consolazione della poesia, uscita per Ianieri Edizioni nel 2015. Attualmente collabora con le riviste on-line «Quid Culturae», «Atelier» e «ClanDestino». La sezione qui presentata è parte della suite Per favore rimanete nell’ombra pubblicato il 27 maggio 2015 per Origini edizioni d’arte.
Bernardo Pacini
da Per favore rimanete nell’ombra
(Origini edizioni d’arte, 2015; con fotografie di Valentino Barachini)
LA VITA INEVITABILE
*
Vita inevitabile, o scomposta
esagerazione della motoria.
Scòrta tra le dune di birra esplosa
nel vano congelatore.
Tramutata in burla, un’ipotesi di rosa
ha scelto di bruciare per una sortita
nella più lieta impossibilità.
*
Vita resa inevitabile
dalla lenta mescita dalla natura
che ti vocifera. Tu che fai censimento
degli alberi malati e non copri
il grido degli uccelli
cacciati dal barbaglio
del disco appeso ai rami.
*
Resa all’inevitabile vita
che ricorda quanto nell’aìre
si è sradicato dal nucleo
quanto il battistrada
si compone delle volpi
mescolate all’asfalto
su cui siamo passati
lasciandole indenni
e sanguinando noi.
*
La vita evitata accuratamente
si attorciglia, dimenandosi in lanicci
alla maschera del ventilatore.
La vita ostile e la vita astiosa.
La vita invitata a svelarsi
nei freghi della cimosa.
Fotografia di proprietà dell’autore