Mario De Santis è nato a Roma nel 1964, vive a Milano. Come poeta ha pubblicato due raccolte “Le ore Impossibili” (Empiria,2007) e La polvere nell’acqua (Milano, Crocetti, 2012). Si occupa da sempre di poesia e critica letteraria, collaborando a riviste cartacee e online. E’ giornalista radiofonico, dal 1988 autore e conduttore di svariate trasmissioni culturali di cui ha seguito sempre personalmente la pagina dei libri e delle interviste agli autori. Dal 2010 è nella redazione di Radio Capital. I testi qui presentati sono estratti dalla raccolta Sciami pubblcata da Ladolfi Editore e in uscita il 18 novembre 2015.
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Alexandra Censi è nata a Gyula, Ungheria, nel 1990, ma vive a Roma dove studia Lettere. Ha pubblicato La risata dei mostri per Nottetempo, nella collana narrativa.it curata e diretta da Chiara Valerio. È in uscita la sua prima raccolta di poesie Il cielo di Da Vinci (FusibiliaLibri) con una nota di Giorgio Ghiotti e la prefazione di Simone di Biasio.
Edmundo Herrera, professore e scrittore cileno nato a Renaico, regione Araucanía, Cile meridionale, nel 1929. Ha dedicato l'interva vita all’insegnamento, alla poesia e all’attività professionale all'interno della Società degli scrittori del Cile (Sech), della quale è stato due volte presidente nazionale; destino ha voluto che occupando la carica di presidente della Sech, abbia avuto il triste onore di pronunciare il discorso di commiato al funerale del poeta Pablo Neruda, nel settembre del 1973. Seguendo la sua vocazione di insegnante, ha diretto il laboratorio di poesia "Isla Negra", dalla quale sono emerse diverse generazioni di poeti. In poesia esordisce nel 1958 con la raccolta Cantos de la Sombra (Caracas, Venezuela, Ediciones Lírica Hispana) e culminano nel 2014 con la pubblicazione di Cantos de pólvora. Per la sua intensa produzione poetica, nei passati 50 anni gli sono stati assegnati innumerevoli riconoscimenti in patri e all'estero, tra i quali si ricordano il Premio Lírica Hispana, Caracas, Venezuela; Beca Consejo Nacional del Libro y la Lectura para Escritores Nacionales, Consejo Nacional del Libro y la Lectura, Fondo Nacional de Fomento del Libro y la Lectura, Ministerio de Educación Pública de Chile, Santiago, Chile, 2009; il prestigioso Premio “Laurel Vallejo”, massima distinzione in Perù; Premio “Florencio Sánchez”, Uruguay, 2011.
Paola Loreto è nata a Bergamo e insegna Letteratura americana all’Università degli Studi di Milano. Ha pubblicato L’acero rosso (2002); Addio al decoro (2006); La memoria del corpo (2007); In quota (2012); la plaquette Spiazzi dell’acqua (2008); le sillogi Transiti (2009) e Conoscenza della neve (2012), oltre a una silloge di poesie sulla montagna (Premio Benedetto Croce 2003) e numerosi testi in rivista e in volumi collettanei. È stata poète en residence al Centre de Poésie et Traduction della Fondation Royaumont (Parigi). Ha curato il “LucaniaPoesiafestival” (2005 e 2008) e ha fatto parte delle giurie del “Premio San Pellegrino”, “Tirinnanzi”, e “Subway-poesia”. Traduce i poeti americani e collabora a «Poesia».
Franco Buffoni (Gallarate, 1948) ha pubblicato le raccolte di poesia Nell'acqua degli occhi (Guanda 1979), I tre desideri (San Marco dei Giustiniani 1984), Quaranta a quindici (Crocetti 1987), Scuola di Atene (Arzanà 1991), Suora carmelitana (Guanda 1997), Songs of Spring (Marcos y Marcos 1999), Il profilo del Rosa (Mondadori 2000), Theios (Interlinea 2001), Del Maestro in bottega (Empiria 2002), Guerra (Mondadori 2005), Noi e loro (Donzelli 2008), Roma (Guanda 2009), Jucci (Mondadori 2014), Avrei fatto la fine di Turing (Donzelli 2015), O Germania (Interlinea 2015). L’Oscar Poesie 1975-2012 (Mondadori 2012) raccoglie la sua opera poetica. Per Mondadori ha tradotto Poeti romantici inglesi (2005), per Marcos y Marcos Una piccola tabaccheria. Quaderno di traduzioni (2012). È autore dei saggi Con il testo a fronte. Indagine sul tradurre e l’essere tradotti (Interlinea 2007), L’ipotesi di Malin. Studio su Auden (Marcos y Marcos 2007) e Mid Atlantic. Teatro e poesia nel Novecento angloamericano (Effigie 2007); dei pamphlet Più luce, padre (Sossella, 2006) e Laico alfabeto (Transeuropa 2010) e dei romanzi Reperto 74 (Zona 2008), Zamel (Marcos y Marcos 2009), Il servo di Byron (Fazi 2012), La casa di via Palestro (Marcos y Marcos 2014), Il racconto dello sguardo acceso (Marcos y Marcos 2016). Del 2017 l’opera teatrale Personae edita da Manni. Di recente pubblicazione Poeti, (2017, Pordenonelegge Lietocolle collana Gialla Oro
Edvin Sugarev (Sofia, 1953) è uno scrittore, poeta e pubblicista bulgaro. Laureato in letteratura bulgara all’Università di Sofia “San Clemente di Ocrida” nel 1978, ha conseguito il dottorato in filologia presso lo stesso ateneo nel 1984. Ha lavorato come collaboratore scientifico all’Istituto di letteratura dell’Accademia delle scienze bulgara, ed è attualmente professore associato alla NBU (Nuova Università Bulgara). Singolare figura di letterato e attivista politico, è annoverato tra i fondatori del movimento democratico Ekoglasnost, è stato membro e dirigente del partito SDS (Unione delle Forze Democratiche) e ha seduto per tre legislature all’Assemblea Nazionale, contribuendo alla scrittura della costituzione della Bulgaria postcomunista. Nel periodo 1997-2002 ha ricoperto la carica di ambasciatore in India e Mongolia. È noto in patria come uno degli iniziatori del samizdat, il fenomeno di pubblicazione e diffusione clandestina di opere letterarie. Redattore della rivista clandestina Most nel 1989, è tuttora caporedattore del settimanale Literaturen vestnik. Ha al suo attivo un romanzo e ventisette raccolte di poesia, tra cui figurano due volumi di haiku: Kalejdoskop (Caleidoscopio, 1990) e Hajku ot Kamen brjag (Haiku da Kamen Brjag, 1997). È altresì autore di un centinaio di articoli e pubblicazioni a stampa. Le sue poesie, per le quali è stato insignito di numerosi premi, sono tradotte in inglese, francese, polacco, ceco, russo, turco e diverse altre lingue.