Massimo Dagnino, nasce a Genova , dove vive, il 12 settembre 1969. Ha pubblicato Verso l?annichilirsi del disegno...(Faloppio, LietoColle, 2004, Premi Orta e Matacotta); Presente continuo (Varese, Stampa, 2007, Premio Saba – Trieste scritture di frontiera); Paratassi (Milano, Edb, 2007); Adolescenza (Salerno, Edizioni L'Arca Felice, 2012); il catalogo Sinossi: disegni 2009 - 2012 (Milano, Edb, 2014); ha curato il volume Pensare accanitamente (Ibid., 2015). Ha tradotto le poesie di Thomas Cole (1801-1848) in Almanacco dello Specchio 2006, (Milano, Mondadori, 2006). La silloge da Vegetazione irrisolta in Almanacco dello Specchio 2009 (Ibid., 2010); Ipercinetismo in Nuovi Argomenti n° 60 “Apocalisse” (Milano, Mondadori, 2012), Galleria Colla in Quadernario, a cura di M. Cucchi, (Faloppio, LietoColle, 2013); inediti e disegni in Bisestile (Milano, Edb, 2016) altre poesie sono presenti in Lo Specchio de La Stampa, Almanacco del ramo d’oro, TuttoLibri, L’Immaginazione. Ha realizzato diversi Libri d?Artista tematici in copia unica mentre Volti di grafite, Propagazioni di buio e Storia dell’architettura e oblio: Ludwig Persius sono editi per EDB (Milano 2015- ’16)
Elisa Biagini vive in Italia dopo aver studiato e insegnato negli Stati Uniti per vari anni. Sue poesie sono uscite su varie riviste e antologie italiane, americane e non solo (fra le più recenti Nuovissima poesia italiana, Milano Mondadori, 2004; Parola plurale Sossella 2005). Ha pubblicato sette raccolte poetiche, alcune bilingui, fra cui L’Ospite (Milano, Einaudi, 2004), Fiato. parole per musica (Napoli, Edizionidif, 2006), Nel Bosco (Milano, Einaudi, 2007), The guest in the wood (Chelsea editions, 2013 - “2014 Best Translated Book Award”), e la recente Da una crepa (Milano, Einaudi 2014). Sue poesie sono tradotte in inglese, spagnolo, francese, portoghese, giapponese, croato, slovacco, tedesco, albanese, russo, arabo e cinese. Ha partecipato ad importanti festival italiani e internazionali (fra gli altri, in Italia: “Festival della Letteratura”, Mantova; “Festival Poesia”, Parma; “RomaPoesia”, Roma; e all'estero: “Stanza-Scotland’s International Poetry Festival”, St.Andrews, Scotland; “Dubai International Poetry Festival”, UAE; “poesiefestivalberlin”, Berlino; International Writers Workshop, Hong Kong, “Struga Poetry evenings”, Struga, Macedonia, “Poetry Parnassus”, London, England; Printemps des poètes, Luxembourg; “Queensland poetry festival”, Brisbane, Australia; “Festival Internacional de Poesia de Granada” Nicaragua). E’ inoltre traduttrice di poesia americana ed oltre ad alcune raccolte di poetesse americane contemporanee, ha curato il volume Nuovi poeti americani (Milano, Einaudi, 2006). Insegna Scrittura Creativa (Poesia), Travel Writing e Storia dell'Arte in Italia e all’estero e, oltre a collaborare con artisti visivi, coreografi e musicisti, è artista visiva lei stessa.
Maria Azenha è nata nel 1945 a Coimbra, in Portogallo. Si è laureata in Scienze Matematiche all'Università di Coimbra. È stata docente universitaria a Coimbra, Évora, Lisbona e presso la Scuola d'Arte “António Arroio”. È membro dell'Associação Portuguesa de Escritores e della Fundação Lusíada dal 1986. Dal 2014 è membro onorario del Nucleo Accademico di Lettere e Arti di Lisbona. Scrittrice e poeta, il suo primo libro è Folha Móvel, pubblicato nel 1987 dall'editrice Átrio. Il suo ultimo libro, Num sapato de Dante, è stato pubblicato nel 2012 dalla casa editrice brasiliana Escrituras. In uscita in Brasile le pubblicazioni As Mãos no Fogo e A Casa de Ler no Escuro (edizione bilingue portoghese-spagnolo). I suoi testi sono presenti in varie antologie sin dal 1982. Collabora regolarmente con il sito Triplov (triplov.com), attraverso la Revista Triplov de Artes, Letras e Ciências.
Saihate Tahi, nata a Kobe nel 1986, ha cominciato a farsi conoscere nel 2004 postando le sue poesie su blog e siti internet. In seguito ha pubblicato diversi volumi di raccolte, come Guddo m?ningu (Good morning, 2006), Sora ga bunretsu suru (Il cielo si spacca, 2012), Shinde shimau kei no bokura ni (Per noi, tipi mortali, 2014), Yozora ha itsudemo saik? mitsudo no aoiro (Il blu del cielo la sera è sempre della massima densità, aprile 2016), aggiudicandosi il premio della prestigiosa rivista Gendaishi tech? (Taccuino di poesia contemporanea) nel 2006, il Premio Nakahara Ch?ya nel 2008 e il Premio Hanatsubaki di Shiseido nel dicembre 2015. Il mezzo tradizionale, però, sembra andare stretto a questa poetessa nativa digitale, che ha inventato una nuova modalità di fruizione della poesia, con cui ha conquistato e continua a conquistare in Giappone ampie schiere di adolescenti: se da un lato attribuisce fondamentale importanza al volume stampato, d’altro canto Saihate continua a postare la sua opera su Twitter, Tumblr e altre piattaforme web, enfatizzandone la casualità, smantellando la struttura del testo attraverso la grafica, o facendone lo strumento di video games.