Murid al-Barghuthi nasce nel 1944 a Dayr Ghassani, vicino a Ramallah, oggi capitale de facto della Palestina situata nel West Bank. A metà anni ’60 si trasferisce al Cairo per gli studi e durante l’ultimo anno di college inizia il suo esilio: la Guerra dei Sei Giorni del 1967 con la successiva occupazione israeliana del West Bank gli impedirà di tornare in Palestina, che rivedrà solo nel 1996. Finita la guerra, per quattro anni insegna all’Università in Kuwait, e parallelamente iniziano a comparire su riviste egiziane e libanesi le sue opere in versi. Nel 1970 sposa la scrittrice e critica egiziana Radwa Ashour, conosciuta negli anni del college, con cui avrà un figlio, Tamim, nel 1977. Le loro vite, però, rimangono a lungo divise tra il Cairo, dove Radwa insegna all’Università e da cui Murid fu esiliato nel 1977, e Budapest, dove Murid fu rappresentante dell’OLP per qualche anno. Dal 1972 pubblica tredici raccolte di poesie e due romanzi, per il primo dei quali, Ho visto Ramallah (Illisso, 2005), gli fu assegnato il prestigioso premio Naguib Mahfouz nel 1997.
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Karel Šebek è nato a Vrchlabí il 3 aprile 1941. È poeta e collagista, ma anche autore di testi teatrali e in prosa. Le sue poesie sono apparse su varie riviste e antologie ceche e francesi (“La Crécelle Noire”, “Camouflage” e “Melog”, Le surréalisme en Tchéchoslovaquie). In Italia, alcune sue poesie sono state pubblicate sulle riviste “Hebenon”, “Poesia” e “La clessidra”. Ha lavorato come postino e barelliere, e dalla fine degli anni ’60 è stato internato in vari istituti psichiatrici, in uno dei quali ha conosciuto, negli anni ’80, la dottoressa Eva Válková, assieme alla quale ha poi scritto molte poesie. Šebek è improvvisamente sparito nell’aprile 1995, e di lui non si sono più avute notizie. Molti credono che alla fine “si sia avverato il suo sogno di bambino, il suicidio” (P. ?ezníc?ek), o che sia stato addirittura ucciso (“dal momento che il suo corpo non è mai stato ritrovato”, P. Král). Eva Válková ricorda come Šebek, poco prima della sua sparizione, diceva di voler visitare Parigi. Ha pubblicato le raccolte Ruce vzh?ru (Mani in alto, 1990), Probud se and?li, peklo spí (Svegliati angelo, l’inferno dorme, 1994), Ani hlt motýla (Neanche un sorso di farfalla, insieme con Eva Válková, 1995), Dívej se do tmy, je tak barevná (Guarda nel buio, com’è variopinto, 1996; trad. it. Il ponte del sale 2007). Nel 2015 è uscita, per i tipi Mimesis-Hebenon, l’antologia di suoi scritti inediti 3 x nulla, a cura di P. Král nella traduzione di Antonio Parente.
Valerio Succi nasce nel 1998 a Lugo, in provincia di Ravenna. Abita a Bagnacavallo, fino a quando non inizia a frequentare la facoltà di lettere presso l'Università di Bologna, città dove attualmente vive. Precedentemente ha pubblicato in due antologie: «Novecento non più – verso il Realismo terminale», La Vita felice, 2016 e «Nessun dannato orologio», SENSOINVERSO Edizioni, 2015.
Di prossima pubblicazione la sua opera prima, presso Terre D'ulivi edizioni, «Primo».
Antonio Nazzaro (Torino 1963), Italia. Giornalista, poeta, traduttore, video artista e mediatore culturale italiano. Fondatore e coordinatore del Centro Cultural Tina Modotti. Collabora con la rivista italiana di poesia Atelier e con la rivista Fuori/Asse e Laboratori Poesia. È responsabile della collezione di poesia per la casa editrice Edizioni Arcoiris Salerno. Collabora con la rivista venezuelana Poesia e la cilena Ærea e ancora con la rivista argentina Buenos Poetry. Ha pubblicato nel 2013 il libro “Odore a, Torino Caracas senza ritorno”, edito in italiano e spagnolo e nel 2017 “Appunti dal Venezuela. 2017: vivere nelle proteste”, libro che gli ha costato l’esilio in Colombia; entrambi i libri per la casa editrice Edizioni Arcoiris Salerno. Ha tradotto: il libro del poeta argentino Juan Arabia, edizione bilingue, ”Il nemico dei thirties”, Samuele Editore, 2017 e “La notte” di Dino Campana, edizione bilingue per la casa editrice cilena Edicola Ediciones, 2017. Il prossimo settembre sarà pubblicata dalla casa editrice Edizioni Arcoiris Salerno la sua traduzione, dell'antologia, “La generazione senza nome”, della poesia colombiana, edizione bilingue, curata dal poeta e saggista colombiano Federico Díaz Granados. E sempre prima della fine dell’anno uscirà l’antologia poetica, Equazione della responsabilità, del poeta svizzero Fabiano Alborghetti per la casa editrice cilena RiL Editores. Le poesie di Antonio Nazzaro che qui presentiamo fanno parte del libro, “Amore migrante e l’ultima sigaretta”, che uscirà a settembre Il libro é una collaborazione tra la casa editrice cilena RiL Editores e la casa editrice italiana Edizioni Arcoiris e sarà pubblicato in Italia, Cile, Colombia e Spagna. Nello stesso tempo sarà presentata la sua traduzione dell'antologia "La generazione senza nome" della poesia colombiana curata da Federico Diaz-Granados.
POESIA COME RIVELAZIONE NONOSTANTE IL BUIO Quando la scrittura può affrontare il dolore e offrire strade diverse: La misura delle...
Domenico Cara, saggista, studioso d’arte e di letteratura, poeta, editore, giornalista pubblicista, prefatore d’innumerevoli opere di poesia, di narrativa e presentatore in catalogo di monografie di artisti contemporanei. E’ nato a Grotterìa (Reggio Calabria)il 27 settembre 1927, ed è residente a Milano dal 1952.
Ha fondato diverse piccole case editrici: Laboratorio delle Arti, Criteron, Kerouac, Istituto Bibliografico Lombardo, Edizioni Fin de Siècle, Edizioni del Drago di Seta, Edizioni del Quarto Oceano, Edizioni del Punto più Alto e diretto i periodici e le riviste: La Ginestra, Uomo e immagini, Italia Moderna Produce, Aperti in squarci, Anterem, Tracce, L’involucro, Post-scriptum, Le dimore dell’occhio; ha curato alcune collane di scritture creative e critiche: ”Integrazioni”, ”La curva catenaria”, “In Parola e altre vicende testuali”, “Le esperienze riflesse”, “Illuminazioni” e ha organizzato per venti edizioni il premio “Laboratorio delle Arti” per la poesia, narrativa e la saggistica.
Ha collaborato e collabora a innumerevoli riviste: Il Ponte, Der Bogen, Phantomas, Prospettive culturali, Contrappunto, Zeta, L’ozio letterario, Calabria Sconosciuta, Calabria, Il filo rosso, Arenaria, Alias, Punto d’Incontro, Quinta generazione, Stazione di Posta, Il Convivio, Inonija, Nuove lettere, La battana, Kiliagono, Fermenti, Incroci, Vernice, La Clessidra e altre.
E’ stato incluso in varie antologie della poesia del Novecento e i suoi scritti tradotti in alcune lingue straniere. Nel 1970 è stato relatore al Convegno su “La funzione del poeta nella società contemporanea” ad Abano Terme con: Franco Fortini, Luciano Erba, Maria Luisa Spaziani, Margherita Guidacci, Andrea Zanzotto, Sebastiano Vassalli, Giorgio Bàrberi Squarotti, Gianni Toti, Eugenio Miccini, Davide Maria Turoldo e altri. Nel 1981 relatore al Convegno di Critici Letterari Internazionali ad Alghero, presieduto da Mario Sansone, con eminenti poeti, critici, insegnanti universitari d’ogni parte del mondo. Ha fatto parte, inoltre, in diverse edizioni dei Premi “Reggiolo”, “Pavese”, “Dino Campana”, “Elsa Morante”, “Fermenti” e altri, nonché presidente in alcune edizioni del “Premio Romagna” e del Premio “Satyagraha” di Riccione, e in innumerevoli premi d’arte in Italia, e a Barcellona (Spagna) per il disegno “Juan Mirò” in una Giuria Internazionale. Ha fondato a Venezia, nei primi Anni Sessanta, Dialettica delle tendenze, formata da un gruppo di giovani artisti d’avanguardia. Ha organizzato dal 9 al 24 marzo 1974 Le connessioni simultanee, mostra itinerale d’arte contemporanea ne BENELUX. Fra gl’innumerevoli riconoscimenti tre Premi della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri e i seguenti primi premi: “ Bergamo e Provincia”, “Isola d’Oro”, “ Casalecchio del Reno”, “ Don Bellissimo”, “ Serravalle Sesia”, “L’ Esagono”, “Villaroel”, “ Marineo”, “ Anassilaos”, “ Brianza”, “ Catanzaro”(in giuria: il dantista Umberto Bosco, Walter Mauro, Walter Pedullà presidente ed altri), “ Ziré d’Oro”, “ Orient – Express”. Un “Omaggio a Domenico Cara” sull’opera poetica “Esperimenti sulla Sfinge” è stato dedicato dal Comune di S. Giovanni di Gerace (RC), il 10 agosto 1987 da studiosi, quali: Sen. Emilio Argiroffi, Prof. Gaetano Briguglio, Dott. Giovanni Pittari, Sen. Sisinio Zito. Il Comune di Seregno (MI), ha organizzato diversi incontri su alcune delle sue opere. Sul lavoro culturale sono state dedicate monografie nel 1987, 1992, 2003, 2006. E’ autore di molti inediti di: poesia, prosa, aforismi, saggi letterari e d’arte.