ANILA HANXHARI è nata a Durazzo, in Albania, attualmente vive a Milano. Ha pubblicato le raccolte poetiche Io tu e l’Anima (Ianieri 1997), Assopita erba dell’est (Noubs 2002), Cicatrici d’acqua (Noubs 2007, con prefazione di Giuseppe Conte), Brindisi degli angeli (La Vita Felice 2012, con prefazione di Maurizio Cucchi), Tiro a sorte la libertà (Tabula Fati 2016, con presentazione di Davide Rondoni), Amore emana (Meta Edizioni 2017). È presente, fra le altre, nelle antologie Nuovissima poesia italiana (Oscar Mondadori 2005, a cura di Antonio Riccardi e Maurizio Cucchi), La parola che ricostruisce. Poeti italiani per l’Aquila (Tracce 2009), a altro ancora e sue poesie sono state pubblicate su «Specchio» de “La Stampa” e numerose altre riviste. Ha vinto vari premi, tra cui il Premio Camaiore-Proposta 2002, il Premio Matacotta opera prima 2003, il Premio Valle Senio, il premio Poesia nella vita 2011, Premio Bogdani Prishtina e tanti altri.
Anila Hanxhari
Inediti
*
La memoria, amore, è una grondaia
e se dovessi dimenticarti per mancanza di pensiero
allora farò una lapide
seppellirò la luce irrigandola
per tutta la durata dell’ostia.
*
Due maree al giorno
e non mi sento aggravata da nessun peso
le costole sono una faccenda personale
*
Io e te parliamo la lingua della distanza
e ci commuoviamo per sopravvivere
sulla soglia della fiducia
dici che ho fantasia e sono affidabile
io sono la fiducia e tu la memoria degli argini
poi non mi credi per la follia e l’estasi
irrompi come la luce nel midollo osseo
quando dialogo
e mi ami perché non muoio
e ti amo perché ridi come gli alberi
*
L’unica casa che abbia mai avuta è l’amore
solo questione di tempo
il rientro la soglia
Ci scegliamo per conservare l’umidità
nelle foglie spesse
per la follia – vanità di dio
riproduzione della pianta arcigna
le radici per salire in superfice
per la mente che marcia
nelle acque nemiche
per l’abbraccio diga, amore mio.
Fotografia di proprietà dell’autrice.