Nota introduttiva, a cura dell’autrice alice hiller, estratta da bird of winter (Liverpool University Press, 2021) e riprodotta in traduzione per gentile concessione di Liverpool University Press, che ne conserva tutti i diritti.
La vita al di là dell’abuso sessuale
Tra i lettori di bird of winter ci sarà chi, come me, ha alle spalle una storia di adescamento o di abusi sessuali subiti durante l’infanzia o l’adolescenza. Le mie stesse esperienze vissute durante le fasi del mio sviluppo mi hanno traumatizzata generando un profondo senso di vergogna. Soltanto arrivata ai trent’anni sono riuscita a chiedere un aiuto professionale. Ora che ho cinquant’anni, di tanto in tanto mi ritrovo ancora a cercare supporto: alcune persone con il nostro passato contattano da giovani i relativi centri di sostegno, altre invece aspettano anni e anni, persino decenni.
A prescindere dalla nostra età, molti di noi trovano utile rivolgersi a uno specialista in grado di aiutarci a capire che non eravamo complici di ciò che stavamo subendo da piccoli/adolescenti, e che non dobbiamo pensare di valere di meno per aver subito un sopruso dal quale non avevamo scampo. Raggiungere tale consapevolezza in un contesto cordiale e rispettoso rende nuovamente possibile una vita più libera e all’insegna della gioia. Nel mio blog, alicehiller.info [in inglese], ho scritto su come reclamare la propria vita dopo aver subito abusi sessuali nell’infanzia.
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fiume nero
quando giunsero le dita
nella notte spuntarono le tue sterpaglie
quando apparvero le rocce
affrettasti le chiuse nel mio cervello
quando ritornò il giorno
non affiorava alcuna ferita
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la forma del suo seno
perfettamente preservata
quando si indurì la cenere*
impronta di una giovane donna
ci baciammo fino
a casa sotto la pioggia
il graffio della tua voce
muschiava la mia essenza
penetrare i tuoi capelli profumati
appoggiarti la testa sulla pancia
era farsi chiave
nel lucchetto del mondo
e aprire tutta me
stessa al nostro volgerci
*[N.d.T.] Citazione abbreviata tratta dagli scavi della Villa di Diomede nel 1771, in cui fu ritrovato lo scheletro di una fanciulla il cui seno si era modellato nella cenere indurita di Pompei preservandone così la forma.
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elegia per una bambina di otto anni
seduta dritta come un ago
prima della ricreazione
fuori una nebbia gelida
estingue tutti gli alberi
sul cartellone illustrato ci sono fossili
uova di uccelli azzurri tubi di argilla scavati da qualcuno
in biblioteca dita di ferro
spuntano dal libro stregato
la loro classe inizia a puzzare
di cavolo e macinato
presto le ragazze salteranno
la corda nel cortile
maschere di tigre senza
occhi spaventano il muro
il maestro ward le dice passiamo
al libro verde di matematica
sotto la calzamaglia di lana
il suo punto ferito rimane in fiamme
in qualunque modo
lei si muova
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Si ringrazia l’autrice per gli ulteriori spunti di lettura offerti durante la traduzione e Andrea Carloni per la cura nella revisione dei testi
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L’opera d’esordio di alice hiller, bird of winter, esplora la capacità di espressione e di trasformazione indotta dal processo artistico. La raccolta, pubblicata da Liverpool University Press, è stata inclusa nella rosa dei candidati per il premio di poesia Forward nel 2021 e per il premio John Pollard nel 2022. hiller è una ex giornalista di cronaca e ha fondato “Voicing Our Silences” per fornire a chi scrive poesia i mezzi per gestire contenuti complessi.
Piero Toto è un poeta bilingue residente a Londra, dove lavora come traduttore dall’inglese e come senior lecturer in traduzione presso la London Metropolitan University. In Italia ha pubblicato la silloge tempo 4/4 (Transeuropa Edizioni, 2021), segnalata al Premio Internazionale Mario Luzi 2021. Sue traduzioni dall’inglese e inediti in italiano sono rinvenibili su «Atelier», «Interno Poesia», «Laboratori Poesia», «Menabò online», «La Repubblica» e «Queerographies». Le sue poesie in lingua inglese sono apparse in antologie, riviste e blog letterari britannici e internazionali. Twitter/Instagram: @pierototoUK.
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