Alex Bertozzi, venticinque anni, ha studiato al classico a Faenza e ha conseguito la laurea triennale in lettere moderne e la specialistica in italianistica all’Università di Bologna. Attualmente insegna al liceo a Faenza.
Alex Bertozzi
Inediti
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Agosto
Ti manca L’ agio di una panca
Per ricapitolare una sera estiva
I saluti ai conoscenti della strada lucida
Di caldo in cui perdevi gli occhi, bianca
Di faccende dentro casa – lui dormiva
Nel chiuso di un lenzuolo poco prodigo.
Ma ora che la memoria lava via la noia stanca
Dovresti riversarti sulla panca e quando arriva
Con la camicia di cotone fradicio
Dopo un bacetto dirgli francamente
‘Oggi ho amato proprio tanta gente’
III
Mi preoccupano i quartieri residenziali
Costituiti di case tutte uguali – o simili – Attorno a cui sfilano le varie forme della stessa vita.
Mi ingrigisce la periferia appassita da nuovi strati di cementificazioni strutturate secondo le logiche degli
appalti comunali.
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Io – a malincuore – rimpiango il mondo del fanciullo contadino, anche di quello storpio cancellato da ogni
raffigurazione umana del destino collettivo, che sognava di diventare re o cavaliere;
Un rogo, allora, mi avrebbe bruciato; avrei probabilmente sussurrato nell’orecchio dell’arciere:’Qualcuno
all’infuori di voi stessi
vi vieta di portare la corona?’
Fotografia di proprietà di Tres Dotes festival di poesia.