Stefano Simoncelli
da La furia con cui verrà giù la neve
(inediti)
*
Penso spesso all’amico che abitava
sulla sponda opposta del canale,
alla sua opera introvabile
e come portata via
da una silenziosa mareggiata anomala.
Cosa resta, mi domando, finito ogni avere,
ogni dare e la furia con cui verrà giù la neve?
Forse la testimonianza di chi passava di là
per sbaglio e giura:”l’ho visto sparire
nella tormenta di marzo. Rideva.”
*
Si sciolgono i cortei, i funerali, le file
interminabili alle mense dei poveri
e salgo fino all’oblò del tetto
da cui intravedo il ragazzino che ero
correre sulle ombre dei casermoni popolari
verso lo stadio. Sono ormai senza fiato,
ma sento che incomincerò a volare.
Sul petto ho la catenina d’oro
che era di mia moglie
e tre bypass per l’eterno.
*
Non confiderò a nessuno che sono sceso
dove mio padre, ormai senza respiro,
voleva costruire un ascensore
che lo riportasse su
in fretta, sempre più in fretta,
nella camera da letto con vista sui platani.
Oggi mi sembra di avere il suo sguardo
spiritato mentre immagino carrucole,
cavi d’acciaio e tiranti sospesi
tra il fondo del cortile
e un altro cielo.
.
Fotografia tratta dal sito di Chiassoletteraria