Uberto Stabile – tre poesie (traduzione di Michele Obit)

stabile

Uberto Stabile (Valencia 1959) Poeta, editore e agitatore culturale. Ha creato e diretto il Café Cavallers de Neu, la casa editrice Malvarrosa e l’Unione degli Scrittori del Paese Valenciano e, a Huelva, il cenacolo Las Noches del 1900, l’Incontro Internazionale di Editori Indipendenti EDITA, l’Associazione di Gestori Culturali dell’Andalusia GECA, la rivista e collana di poesia Aullido, il Salore del Libro Iberoamericano di Huelva, le letture solidali Scrittori per Ciudad Juárez e la collana di poesia e incontro di scrittori ispano-lusitani Palabra Ibérica. La sua poesia è stata raccolta sotto il titolo Habitación desnuda 1977/2007 e i suoi articoli sotto il titolo Entre Candilejas y Barricadas. È autore delle antologie Mujeres en su tinta, poetas españolas en el siglo XXI  Tan lejos de Dios, poesía mexicana en la frontera norte.

Uberto Stabile
(inediti)
traduzione dallo spagnolo di Miha Obit 

LOS AMANTES DE LA CASA DE LA MEDIA LUNA
STABILE 01
La casa de mi concubina es la única pintada de azul
con grecas labradas junto a la puerta.
En la calle de la Media Luna todas las casas son amarillas
con grandes patios traseros donde sus moradores
alimentan pequeñas piaras y cultivan tomates.
Cuando regreso desde lejos puedo reconocerla
sobre la escalera me saluda levantando el brazo
yo le correspondo
y cada paso se hace eterno
cuando a ella me aproximo.
Desde la ventana los vecinos observan
como entramos en la casa cogidos de la mano
incluso al cerrar la puerta
imaginan el abrazo
la caricia, el susurro
su voz
despierta
mi lujuria.

Mi concubina es dulce como el té que me prepara
mientras llueve
sus pies descalzos sobre los mios
y el tiempo suspendido.

Hoy vine a despedirme pero todavía no lo sabe
sirve las tazas con delicadeza y mira en mis ojos
como leyendo
me deja hablar mientras le parto el corazón
para morir, me dice, no se necesitan tantas palabras.


GLI AMANTI DELLA CASA DI MEZZA LUNA
stabile 02
La casa della mia concubina è l’unica dipinta d’azzurro
con greche lavorate unite alla porta.
Nella via della Mezza Luna tutte le case sono gialle
con grandi patio sul retro dove i suoi abitanti
alimentano piccoli armenti di suini e coltivano pomodori.
Quando torno da un lungo viaggio posso riconoscerla
sulla scala mi saluta sollevando il braccio
io la ricambio
ed ogni passo si fa eterno
quando a lei mi avvicino.
Dalla finestra i vicini osservano
come entriamo nella casa tenendoci per mano
anche quando la porta si chiude
immaginano l’abbraccio
la carezza, il sussurro
la sua voce
risveglia
la mia lussuria.

La mia concubina è dolce come il tè che mi prepara
mentre piove
i suoi piedi scalzi sopra i miei
ed il tempo sospeso.

Oggi è venuta ad accomiatarsi ma ancora non lo sa
serve le tazze con delicatezza e mi guarda negli occhi
come leggendo
mi lascia parlare mentre le spezzo il cuore
per morire, mi dice, non si ha bisogno di tante parole.

LA MUJER DE CHINA
stabile 03
Todo lo que te imaginas
exóticos cuerpos desnudos
tendidos al sol mágico de China
todo lo que sueñas
todo lo que profundamente temes
es también tu realidad.
No supongas que sólo existen dos mundos
hay muchos y sólo hay uno
– y ella continúa hablando lentamente
como si se tratara de una oración –.

Es el Deseo el que abre
los ojos del conocimiento
y el conocimiento es siempre
un acto radical.
Los ideales sólo sirven
para aquellos que no tienen
fe en sí mismos.
– y cuenta historias del país
en donde nació, de sus gentes,
de largos viajes por el río
regresando a casa -.

Pero es difícil de entender
si no se mira con los ojos de la tortuga.
No triunfar es ya una victoria.
– después permanece en silencio
fumando su extraña pipa
y bebiendo licor de naranjas.
Ella es amable, cuando más feliz soy
me deja sólo. Y cuando ya se ha ido
leo escrito en su tablilla
La dura corteza de la ternura
se llama desesperación.
Y vuelvo a la serenidad del vacío
esperando su regreso.

LA DONNA DELLA CINA
stabile 04
Tutto ciò che immagini
esotici corpi nudi
distesi al sole magico della Cina
tutto ciò che sogni
tutto ciò che profondamente temi
è anche la tua realtà.
Non supporre che esistano solo due mondi
ce ne sono tanti e ce n’è uno solo
– e lei continua a parlare lentamente
come se si trattasse di una preghiera –.

È il Desiderio ciò che apre
gli occhi della conoscenza
e la conoscenza è sempre
un atto radicale.
Gli ideali servono solo
per quelli che non hanno
fede in se stessi
– e racconta storie del paese
dove è nata, della sua gente,
di lunghi viaggi per il fiume
di ritorno a casa -.

Però è difficile da capire
se non si guarda con occhi di tartaruga.
Non trionfare è già una vittoria.
– poi rimane in silenzio
fumando la sua strana pipa
e bevendo un liquore d’arance.
Lei è amabile, quando mi sento più felice
mi lascia solo. E quando già se ne è andata
leggo scritto sulla sua insegna
La dura corteccia della tenerezza
si chiama disperazione.
E torno alla serenità del vuoto
aspettando il suo ritorno.

LOS QUE AMAN NO HACEN PIE
stabile 10
los que aman no hacen pie
agitan brazos como ramas
y son los primeros en hundirse
creen tocar el cielo
mientras el mundo alrededor
se hace inmune a su naufragio.

los que aman no saben decir adiós
mienten cada vez que se despiden
como la noche miente al día
pronuncian el deseo en cada gesto
temiendo que al doblar la esquina
el olvido les devore.

los que aman no calculan
viven empeñados en causas perdidas
las cuentas nunca cuadran
entre el debe y el haber se quedan solos
no hay ley que les salve ni condene
mueren cada vez que resucitan.

los que aman no hacen pie
se ahogan en su propio amor
felices sin saberlo
como gotas de eternidad.

QUELLI CHE AMANO NON FANNO RESISTENZA

quelli che amano non fanno resistenza
agitano braccia come fossero rami
e sono i primi ad andare a fondo
credono di toccare il cielo
mentre il mondo tutto attorno
si fa immune al loro naufragio.

quelli che amano non sanno dire addio
mentono ogni volta che salutano
come la notte mente al giorno
pronunciano il desiderio in ogni gesto
temendo che voltato l’angolo
l’oblio li divori.

quelli che amano non calcolano
vivono impegnati nelle cause perse
i conti non quadrano mai
tra il dare e l’avere rimangono soli
non c’è legge che li salvi o li condanni
muoiono ogni volta che resuscitano.

quelli che amano non fanno resistenza
annegano nel loro proprio amore
felici senza saperlo
come gocce di eternità.


Uberto Stabile (Valencia 1959) Poeta, editore e agitatore culturale. Ha creato e diretto il Café Cavallers de Neu, la casa editrice Malvarrosa e l’Unione degli Scrittori del Paese Valenciano e, a Huelva, il cenacolo Las Noches del 1900, l’Incontro Internazionale di Editori Indipendenti EDITA, l’Associazione di Gestori Culturali dell’Andalusia GECA, la rivista e collana di poesia Aullido, il Salore del Libro Iberoamericano di Huelva, le letture solidali Scrittori per Ciudad Juárez e la collana di poesia e incontro di scrittori ispano-lusitani Palabra Ibérica. La sua poesia è stata raccolta sotto il titolo Habitación desnuda 1977/2007 e i suoi articoli sotto il titolo Entre Candilejas y Barricadas. È autore delle antologie Mujeres en su tinta, poetas españolas en el siglo XXI  e Tan lejos de Dios, poesía mexicana en la frontera norte.

Fotografia di proprietà dell’autore.

Miha Obit (1966) vive a San Pietro al Natisone (Udine). Ha pubblicato le raccolte poetiche Notte delle radici (1988), Per certi versi / Po drugi strani (1995), Epifania del profondo / Epiphanje der Tiefe (Austria, 2001), Leta na oknu (2001), Mardeisargassi (2004), Quiebra-Canto (Colombia, 2004), Le parole nascono già sporche (2010) e Marginalia/Marginalije (Lubiana, 2010). Ha tradotto in italiano i più importanti poeti sloveni delle giovani generazioni e scrittori come Miha Mazzini, Aleš Šteger e Boris Pahor.Per Atelier ha tradotto Peter Semoli? ; Andrej Ho?evar