Osvaldo Sauma
(inediti)
PUESTA EN CLARO
ni conejillo de indias
ni muñeco de titiritero
ni siervo de su señoría
ni perro de faldas
tan sólo
un pasajero en tránsito
aferrado
a su propia dignidad
a su espíritu sin asidero
MESSA IN CHIARO
né porcellino d’india
né fantoccio di burattinaio
né servo di sua signoria
né cagnetto da grembo
soltanto
un passeggero in transito
aggrappato
alla propria stessa dignità
al proprio spirito senza maniglia
TE JURO QUE ES VERDAD
Dios vive en las afueras del Vaticano
no precisa de estar
encerrado entre tanta opulencia
lo he visto compartir
con los indigentes
el atrio de su desconsuelo
ramificarse entre quienes
a duras penas
se ganan la vida en la Plaza Novona
también le he visto
vender carteras italianas
junto
a todos los desplazados del mundo
al lado de la mendicidad
insolente y justa de los gitanos
o bien proyectar la esencia de su luz
en ese vuelo de gaviotas o ángeles
en torno
a la cúpula del Pantheon al atardecer
o reflejarse
entre los eternos Plátanos de Montale
vigilantes celosos del Tiber y sus puentes
o en medio
de la soledad de los músicos esquineros
pero sobretodo lo he visto
pasearse con las parejas
que caminan entrelazadas
por la Vía dei Corso
rumbo a la sagrada Plaza dei Popolo
TI GIURO CHE È VERO
Dio vive alla periferia del Vaticano
non ha bisogno di essere
rinchiuso in tanta opulenza
l’ho visto condividere
con gli indigenti
l’atrio della sua desolazione
ramificarsi tra chi
a stento
sbarca il lunario in Piazza Navona
l’ho visto anche
vendere portafogli italiani
accanto
a tutti gli spiantati del mondo
di fianco alla mendicità
insolente e giusta dei gitani
oppure proiettare l’essenza della sua luce
in quel volo di gabbiani o angeli
attorno alla cupola del Pantheon
o riflettersi
tra gli eterni Platani di Montale
sentinelle gelose del Tevere e dei suoi ponti
o in mezzo
alla solitudine dei musicisti di strada
ma soprattutto l’ho visto
passeggiare con le coppie
che camminano abbracciate
lungo Via del Corso
verso la sacra Piazza del Popolo
PAISAJE
las camas
de los hoteles de paso
donde nos entregamos
el uno al otro y viceversa
giran como un tiovivo
en la memoria
no hay manera
de apartarlas o difuminarlas
testigos mudos
de nuestra pasión itinerante
brillan en contra del olvido
y de la lejanía de tus humedales
PAESAGGIO
i letti
degli hotel di passaggio
dove ci abbandoniamo
l’un l’altro e viceversa
girano come una giostra
nella memoria
non c’è modo
di separarli o sfumarli
testimoni muti
della nostra passione itinerante
brillano contro la dimenticanza
e dalla distanza
della tua palude
Osvaldo Sauma (Costa Rica, 1949). Poeta. Insegnante al Taller de Expresión Literaria al Conservatorio Castella, San José, Costa Rica, dal 1981 al 2010. Autore di: Las huellas del desencanto (1983), Retrato en familia (Premio Latinoamericano EDU- CA, 1985), Asabis (1993), Madre fértil tierra nuestra (1997), Bitácora del iluso (2000), El libro del adiós (2006), La canción del oficio (Premio nazionale di poesia Aquileo Echeverría, 2013). Antologie realizzate: Poesía Infantil del Conservatorio Castella (1986), Antología del Conservatorio Castella (1990), Los signos vigilantes (antología di poesia ecologica, 1992), Tierra de nadie (9 poeti latinoamericani, 1994), La sangre iluminada (6 poeti latinoamericani, 1998), Martes de poesía en el Cuartel de la Boca del Monte (1998), Antología de seis poetas latinoamericanos (2006). Ha coordinato per diversi anni il settore Letteratura al Festival Internacional de las Artes di Costa Rica. Ha fatto parte della giuria in numerosi premi internazionali: Ricardo Miró (Panama 2000), il Premio Hispanoamericano di poesia Sor Juana Inés de la Cruz (México 1997), Juan Ramón Molina (Honduras 1983), Premio Internazionale Rayuela Edizioni (Italia, 2014). La sua opera è stata tradotta in inglese, italiano, francese, tedesco, portoghese, arabo e hindi. In Italia è uscito Utopia del solitario (Rayuela Edizioni, 2014).
Chiara De Luca è poeta, saggista e traduttrice da inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. Ha tradotto una sessantina di raccolte poetiche di autori contemporanei. Ha curato l’antologia di giovane poesia contemporanea Nella borsa del viandante (Fara, 2009) e pubblicato A margine dei versi. Appunti di poesia contemporanea (2015), raccolta di saggi, articoli e recensioni su un centinaio di poeti contemporanei italiani e stranieri. Ha pubblicato con Fara i romanzi La Collezionista (2005) e La mina (stra)vagante (2006), i poemetti La notte salva (2008) e Il soffio del silenzio (2009) e la silloge Il mondo capovolto (2012). Ha pubblicato le raccolte poetiche per custodire l’amore (Bologna, 2004), in parole scarne (Bologna, 2005), La corolla del ricordo (Kolibris 2009, 2010), The Corolla of Memory (Kolibris, 2010), Animali prima del diluvio. Poesie 2006-2010 (Kolibris, 2010) e Alfabeto dell’invisibile (Samuele Editore, 2015). Nel 2008 ha fondato la casa editrice Kolibris (http://edizionikolibris.net) nel 2014 ha inaugurato il progetto internazionale “Iris News” (http://irisnews.net). Il suo sito personale è http://chiaradeluca.net.