Matilde Vittoria Laricchia è nata a Livorno nel 1985. È laureata in Giurisprudenza ed è stata attrice di teatro. È co-fondatrice della piccola casa editrice di libri d’artista Origini edizioni, per la quale cura tutti i testi. Nel 2013 ha pubblicato la sua raccolta d’esordio Non ci sono foto ma qualcosa è rimasto (Puntoacapo editrice), vincitrice di premi e riconoscimenti – tra gli altri – ai concorsi Guido Gozzano, Beppe Manfredi, Don Luigi di Liegro e Nuove Lettere.
Matilde Vittoria Laricchia
da Breve di taglio
tutti gli inediti e la nota introduttiva a firma di Valerio Nardoni sono disponibili in Atelier 78, Il pensiero fondante
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*
Aprile brucia le ombre
sul molo del mio cappotto bragia
C’è un secchio di pesci, ti parlo in silenzio
– La domenica la odio -,
magra e lunga arde la rètina
col suo disco mezzo immerso.
Si subisce su sedie pieghevoli, la domenica
E scivola via, odorosa e triviale
come pesce dalle mani.
*
C’è una spina che
pungola
l’architettura del mio sonno
Vigile a un richiamo
scatta la memoria
il corpo aspetta
Che si possa
cadere ancora morbidi
sul battito di treno che
tange in fondo questa notte.
*
Sappi che tutto quel che dico è falso
e muore appena vede l’aria
Cammino sulla tua pelle e affondo la spada
ma non ho gambe
e la mia lama è spuntata
Ho sassi nelle tasche
sono infedele e ladra
Scostati dai miei mulini ad acqua
perché a valle si fa rossa
Non bere non sentire
Ridi di me
ti prego: non esisto.
Sono d’agosto il baleno sull’asfalto rovente.
Matilde Vittoria Laricchia è nata a Livorno nel 1985. È laureata in Giurisprudenza ed è stata attrice di teatro. È co-fondatrice della piccola casa editrice di libri d’artista Origini edizioni, per la quale cura tutti i testi. Nel 2013 ha pubblicato la sua raccolta d’esordio Non ci sono foto ma qualcosa è rimasto (Puntoacapo editrice), vincitrice di premi e riconoscimenti – tra gli altri – ai concorsi Guido Gozzano, Beppe Manfredi, Don Luigi di Liegro e Nuove Lettere.
Fotografia di proprietà dell’autrice.