Anna Ruotolo (1985) vive in provincia di Caserta. Ha pubblicato Secondi luce (Faloppio, LietoColle, 2009 – II° ed. 2011, III° ed. 2014) e Dei settantaquattro modi di chiamarti (Rimini, Raffaelli, 2012 – II° ed. 2014). È inoltre presente in varie antologie poetiche tra le quali si segnala La generazione entrante. Poeti nati negli Anni Ottanta (Borgomanero, Ladolfi editore, 2011 – a cura di Matteo Fantuzzi e con una prefazione di Maria Grazia Calandrone). Suoi testi sono apparsi in “Poesia” di Crocetti, “Capoverso”, “Poeti e Poesia”, “Italian Poetry Review”, “Gradiva”, “La Clessidra”, “UT”, nel quotidiano “Il Tempo” e in blog e magazine online. Traduzioni sono apparse in spagnolo (traduz. di da Jesús Belotto, – rivista internazionale “Poe +”) e rumeno (traduz. di Eliza Macadan – “Poezia”). Collabora, scrivendo recensioni, con le riviste “Poesia”, “Atelier” e con blog letterari.
Anna Ruotolo
da Prodigi
(inediti)
Hai preso un treno sbagliato, mi dici
rare cose appaiono per strada
e tutte quante poi scompaiono
altre, rarissime, ti tengono compagnia
sono domande, tesi, sistemi
pensieri che alleggerisci
tu stesso, pianeti riflessi nel gelo
buone speranze volate fuori
da una finestra dall’altro lato della strada
nuvole, tempeste a venire, animali
rannicchiati nel vento, tra scatole e verdure.
Non sai che fare, inganni il tempo
mandi il tuo messaggio a questo
lato del mondo: io da qui dormo
esisto, tengo forte le coincidenze
imparo l’arte del desiderio
e della dispersione.
Dici che si fa più scuro
si sente azzurra qualche campana
nessuno passa da lì, il sonno ti somiglia
forse morirai – scherzi e ridi.
Poi scrivi qualcosa che non si dice.
Un passero cerca casa e fuoco tra le mie mani,
la luce si spegne. Arrivi, volando, su un carro d’argento.
Casa d’acqua
E questa è la bravura della casa:
rifiorire d’acqua dai pavimenti
prima di essere ceduta all’acquirente,
spandersi nel tremore
delle pareti occidentali
se brilla di rimando qualche sasso
caduto dal muro,
una moneta dalle tasche.
Un grande fondale, penso di raccontarlo
a te che senti come le cose
hanno battesimi infiniti
e adorano il dispetto, ci scelgono
come eterni compagni.
E vieni a vedere, stanza per stanza:
questo è il nuovo lago, di là c’è il mare
appena passa il vento
e piano, piano il temporale.
*
Prego ogni giorno per te.
E ogni notte.
Ogni notte e ogni giorno
di te mi ricordo.
Questo è facile.
È facile predire il bene
per chi si ama.
E chi si è amato?
Chi era in fila
e ora l’ha rotta
chi aveva iniziato
la trafila dei ritardi
e dei nuovi nomi
e dei funamboli
e delle osservazioni
del cielo caduto sulla terra
e poi è sparito
nell’orlo tremolante
dei lampioni?
Anche per quello si prega?
Anche per chi si è amato
e non si ama?
Il dente del cuore
morde il suo segreto.
Esci invincibile da ogni tormento
e tronco
e bulbo.
Ogni notte e giorno
e ogni ora del giorno
e della notte
si prega per il destino
di chi si è amato
e anche perché
il destino
ancora una volta
in un modo o in un altro
lo riporti da noi.
Anna Ruotolo (1985) vive in provincia di Caserta. Ha pubblicato Secondi luce (Faloppio, LietoColle, 2009 – II° ed. 2011, III° ed. 2014) e Dei settantaquattro modi di chiamarti (Rimini, Raffaelli, 2012 – II° ed. 2014). È inoltre presente in varie antologie poetiche tra le quali si segnala La generazione entrante. Poeti nati negli Anni Ottanta (Borgomanero, Ladolfi editore, 2011 – a cura di Matteo Fantuzzi e con una prefazione di Maria Grazia Calandrone). Suoi testi sono apparsi in “Poesia” di Crocetti, “Capoverso”, “Poeti e Poesia”, “Italian Poetry Review”, “Gradiva”, “La Clessidra”, “UT”, nel quotidiano “Il Tempo” e in blog e magazine online.
Traduzioni sono apparse in spagnolo (traduz. di da Jesús Belotto, – rivista internazionale “Poe +”) e rumeno (traduz. di Eliza Macadan – “Poezia”). Collabora, scrivendo recensioni, con le riviste “Poesia”, “Atelier” e con blog letterari.
Info sulla sua opera al sito http://www.annaruotolo.it
Fotografia di proprietà dell’autrice.