Sigurbjörg Þrastardóttir è nata ad Akranes, in Islanda, nel 1973. Laureata in letteratura e giornalismo nel 1997, ha lavorato come giornalista per la maggiore testata islandese e per l’inserto culturale fino al 2006. È autrice di otto raccolte di poesia, due romanzi e alcuni pezzi teatrali, che hanno meritato numerosi premi. Le sue poesie sono state tradotte in oltre dodici lingue in occasione di letture e festival e sono state pubblicate su riviste e antologie in Europa e altrove. Durante i suoi studi, Sigurbjörg ha vissuto per due anni in Italia, paese in cui torna appena può.
Sigurbjorg Thrastardottir
(inediti)
traduzione dall’islandese di Silvia Cosimini
da Kátt skinn (og gloría) – Pelle allegra (e gloria)
(Forlagid, 2014)
Að koma
Ránsfuglsgoggar útúr mér
allri, síðu, mjóbaki, bringu,
kinnum, þverhníptum
lærum, stokkstrekki vöðva til að
fipa þá illa fiðraða en þeir
ydda sér
leið svo klofni
magaveggir og hráar
legkökur bíði síns
tíma, haldi ró
Venire
Becchi di rapaci mi sbucano addosso
da per tutto, fianchi, lombi, petto,
guance, le cosce
a picco, tendo i muscoli in un salto
per stornare quegli spennacchiati ma loro
si schiudono la strada
perché si fendano
le pareti dello stomaco e le crude
placente attendano il loro
tempo, restino quiete
Tíminn (serus adventus)
Ég hengi
ótal lítil ljós
í háræðanetið
fyrir jólin
strýk ryk úr krikum
svo dreg ég hárið
frá
og bíð komu barnsins
eins og manneskjurnar hafa gert
í milljón ár
– – –
um miðjan janúar
stari ég
í skuggahlið tunglsins
sem innan tíðar
lýsir
upp nágrenið í stofunni
Il momento (serus adventus)
Appendo
infinite lucine
nella rete capillare
per natale
spazzolo via la polvere dagl’incavi
poi scosto
i capelli
e attendo la venuta del bambino
come si fa
da milioni di anni
– – –
a metà gennaio
fisso
il lato oscuro della luna
che presto
illuminerà
il covo pallido nella stanza
Holspegill
Ég flaug yfir Evrópu áðan
elti
tunglið
sem flaut niður Saxelfi, Thames
og Amstel
eins og
sterkur glussi
hálfdjúpt í maganum mínum
er
hnúturinn
sem hver einasti smábær
er orðinn
geislavirkur í nóttinni
og
banalegur
Specchio concavo
Ho volato sull’Europa prima
seguivo
la luna
che fluttuava sull’Elba, sul Tamigi
e sull’Amstel
come
densa glicerina
mezzo sepolto
nello stomaco
un nodo
fatto di ogni singolo
paesino
radioattivo di notte
e
mortale
Sigurbjörg Þrastardóttir è nata ad Akranes, in Islanda, nel 1973. Laureata in letteratura e giornalismo nel 1997, ha lavorato come giornalista per la maggiore testata islandese e per l’inserto culturale fino al 2006. È autrice di otto raccolte di poesia, due romanzi e alcuni pezzi teatrali, che hanno meritato numerosi premi. Le sue poesie sono state tradotte in oltre dodici lingue in occasione di letture e festival e sono state pubblicate su riviste e antologie in Europa e altrove. Durante i suoi studi, Sigurbjörg ha vissuto per due anni in Italia, paese in cui torna appena può.
Fotografia tratta da Literatura Wiki
Silvia Cosimini (Montecatini, 1966) è Laureata in Lingua e Letteratura Inglese presso l’Università degli Studi di Firenze e Laureata in Lingua e Cultura Islandese presso l’Università di Reykjavík, Islanda. E’ la maggiore e più acclamata traduttrice dall’islandese. Le sue traduzioni sono perlopiù pubblicate da Guanda e Iperborea. La sua vasta produzione è consultabile al sito http://www.silviacosimini.com